Padova. Lite tra Massimiliano Mirabelli e un tifoso: «Ho ricevuto le scuse, non sporgerò denuncia»

Senza denuncia non si procederà, cade il rischio di un eventuale Daspo per il dirigente del Calcio Padova

Martedì 17 Gennaio 2023 di Pierpaolo Spettoli
Massimiliano Mirabelli ha avuto un'accesa discussione con un tifoso

PADOVA - Si ricompone il caso del parapiglia che ha coinvolto sabato per alcuni istanti in tribuna ovest il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e un tifoso, così come si auspicava anche la società biancoscudata nella nota uscita domenica a firma del presidente Alessandra Bianchi. Tutto lascia intendere che si vada nella direzione di una soluzione pacifica della brutta vicenda con il Padova che nelle ultime ore, tramite proprio la Bianchi, si è scusato con il trentasettenne che nel frattempo ieri pomeriggio si è recato in questura per verbalizzare la sua versione dei fatti senza comunque sporgere denuncia nei confronti del responsabile dell'area tecnica, facendo così cadere anche il rischio di un eventuale Daspo. A stretto giro di posta Mirabelli, che sempre ieri è rientrato a Padova, avrà modo di chiarirsi a quattrocchi con il tifoso sull'accaduto: incontro che al momento non sarebbe ancora stato programmato, ma che avverrà nelle prossime e dopo il quale è previsto che il diesse biancoscudato esprima pubblicamente il suo pensiero. Da quanto trapela Mirabelli si sentirebbe tirato in ballo in una faccenda che sarebbe stata ingigantita, senza però negare che ci siano stati degli spintoni. Insomma, si va verso una stretta di mano per chiuderla senza ulteriori strascichi che sarebbero stati deleteri in un momento nel quale c'è da rivolgere le attenzioni al campo per risollevare le sorti della squadra che stenta a rientrare in pianta stabile almeno nella griglia dei play off.

La rabbia per il pareggio

Intanto il tifoso, che non ha voluto rendere nota la sua identità, ha rilasciato queste dichiarazioni: «È vero che mi sono avvicinato alla cabina tv al cui interno c'era Mirabelli e ho espresso in maniera forte e decisa la mia opinione sul Padova che lui ha costruito. Era appena terminata la partita con la Juventus Next Gen, era finita 1-1 ed ero arrabbiato come gli altri tifosi perché non era arrivata la vittoria che speravamo tanto arrivasse. Lui è uscito e sono partite manate e spintoni, non pugni. Un dirigente non dovrebbe reagire così di fronte a un tifoso arrabbiato, ma capisco il momento, la rabbia e la concitazione visto anche il risultato sul campo. Non ho intenzione di andare oltre, non sporgerò alcuna denuncia. Ho già ricevuto le scuse al telefono da parte della società e credo che a breve io e il direttore sportivo ci daremo una stretta di mano che metterà definitivamente fine alla faccenda».

Non si procede

Come detto il tifoso si è presentato in questura dove è stata verbalizzata la sua posizione e nell'occasione ha appunto rinunciato a sporgere querela. Neanche il direttore sportivo Mirabelli quando si è recato sabato negli uffici della questura subito dopo l'accaduto ha manifestato l'intenzione di procedere in tal senso, pertanto non essendoci denuncia da entrambe le parti non si formalizza il reato che sarebbe procedibile solo a fronte di una querela in base alla nuova legge. Tra l'altro non c'è neppure un referto medico perché è vero che il tifoso sabato dopo l'alterco si è recato al pronto soccorso dell'ospedale, ma dopo una lunga attesa essendogli stato attribuito un codice bianco se ne è tornato a casa senza farsi refertare. Nel frattempo le forze dell'ordine hanno avuto modo di visionare le immagini a circuito chiuso dello stadio, ma al di là di qualche momento di concitazione non è che si vedrebbe chissà che cosa nel parapiglia tra il tifoso arrabbiato e Mirabelli.

Tanto che la ricostruzione dell'accaduto si basa sostanzialmente sulle testimonianze raccolte sul posto dai tifosi che hanno assistito alla scena, oltre che dalle dichiarazioni delle due parti lese. Il fatto in sè viene definito dagli investigatori chiaro e preciso ma se non viene presentata querela non è appunto procedibile. Per la stessa ragione non essendoci la denuncia e di conseguenza il reato non è applicabile anche l'eventualità del Daspo. 

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