Lite per un parcheggio a colpi di morsi: denunciato un 43enne

Martedì 8 Ottobre 2019 di Maria Elena Pattaro
Lite per un parcheggio a colpi di morsi: denunciato un 43enne
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MEGLIADINO (PADOVA) - Sulla guancia destra aveva i segni dei denti del suo aggressore. La ferita, a detta dei medici, si rimarginerà nel giro di una settimana. Lo sconcerto, invece, rimane al 49enne di Piacenza d'Adige (Padova) che sabato sera, nella piazza di Megliadino San Vitale, è stato aggredito e morso da quello che aveva tutta l'aria di essere uno squilibrato. Il motivo di un gesto tanto brutale? Futile, secondo i carabinieri, che ieri hanno appioppato al responsabile, B. A., 43enne di Casale di Scodosia, una doppia denuncia per lesioni personali volontarie e porto abusivo di armi, visto che in tasca aveva un coltello a serramanico da 14 centimetri. A scatenare la lite e la colluttazione, secondo gli inquirenti, sarebbe stato un parcheggio. La vittima infatti, che di professione fa l'autotrasportatore, avrebbe accostato in piazza Matteotti per una telefonata. Mentre era seduto in auto, intento a  parlare al cellulare, un uomo si è avvicinato al finestrino. I due non si erano mai visti prima e l'automobilista parcheggiato in piazza non avrebbe mai immaginato che la serata, per lui, si sarebbe conclusa al pronto soccorso con i denti dello sconosciuto stampati sulla sua guancia destra. Il 43enne di Casale di Scodosia lo ha apostrofato con parole non proprio cordiali, probabilmente infastidito dalla presenza dell'auto. L'automobilista ha cercato di farlo ragionare ma l'altro, che dava segni di scarsa lucidità, non voleva sentire ragioni. In poco tempo i toni si sono alzati sempre di più finché il 43enne, che alle spalle ha pregiudizi di polizia, dalle parole è passato alle mani. Ne è nata una colluttazione. La vittima probabilmente ha cercato di parare i colpi, difendendosi dagli strattoni. Non è riuscita però a evitare il morso. A un certo punto, infatti, il 43enne ha affondato i denti sulla guancia destra dell'autotrasportatore, scioccato da quel gesto. Quando è riuscito a liberarsi dalla stretta del suo aggressore, l'uomo ha chiamato i carabinieri e il 118. 
AMBULANZASul posto sono arrivate quindi un'ambulanza e una pattuglia proveniente dalla stazione di Santa Margherita d'Adige. Mentre il personale sanitario prestava le prime cure per poi trasportare il ferito all'ospedale di Schiavonia, i militari hanno perquisito l'aggressore. L'uomo aveva in tasca un coltello a serramanico da 14 centimetri: un'arma pericolosa che, se impugnata durante la lite, avrebbe potuto causare lesioni ben più gravi di una guancia addentata. Il coltello è finito sotto sequestro, come pure gli 0,9 grammi di hashish che il 43enne, volto già noto alle forze dell'ordine, aveva con sé. Coltello e droga sono finiti sotto sequestro e per il rissoso casalese sono scattate due denunce. L'uomo dovrà rispondere infatti di lesioni personali volontarie e di porto abusivo di armi. Quanto alla droga, il quantitativo davvero irrisorio ha portato soltanto a una segnalazione alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Quella di sabato sera non è l'unica lite degenerata in violenza, nella zona del Montagnanese: l'episodio più grave degli ultimi mesi è stata la vendetta a colpi di machete a Borgo Veneto. Qui, a inizio luglio due marocchini ubriachi, dopo aver discusso con un connazionale in un bar del paese, hanno fatto irruzione a casa sua armati di machete devastando parte dell'arredamento sotto gli occhi terrorizzati della moglie e della figlia più piccola, di appena 3 anni e mezzo.
Maria Elena Pattaro 
Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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