Liste d'attesa, vanno recuperate 10mila prestazioni: il patto tra Azienda ospedaliera e Ulss 6

Il piano costerà 2 milioni e 330 mila euro: l'ospedale universitario ha messo a disposizione delle agende riservate

Sabato 10 Settembre 2022 di Elisa Fais
L'Azienda ospedaliera di Padova

PADOVA - Oltre 10mila prestazioni sanitarie tra visite, esami e interventi chirurgici da recuperare da qui a fine anno, anche attraverso aperture straordinarie di pomeriggio o nei fine settimana. L’Azienda Ospedale Università di Padova ha sancito l’accordo per l’attuazione del piano di recupero delle liste d’attesa in collaborazione con l’Ulss 6 Euganea. Il piano è stato messo nero su bianco ieri, in una delibera a firma del direttore generale di via Giustiniani, Giuseppe Dal Ben. Visto che la pandemia Covid ha avuto importanti conseguenze sull’attività sanitaria, l’Ulss Euganea (su indicazione della Regione Veneto) ha chiesto all’Azienda ospedaliera di recuperare per suo conto 3.424 prestazioni specialistiche particolarmente critiche.

A queste si aggiungono altri 3.500 atti operatori eseguibili in regime ambulatoriale e 4.000 ricoveri programmati per interventi chirurgici maggiormente complessi. E qui c’è da fare un distinguo sostanziale: le prestazioni specialistiche sono in lista d’attesa dell’Ulss 6, i piccoli e grandi interventi chirurgici sono in lista d’attesa dell’Azienda ospedaliera. Ma è bene ricordare che l’ospedale universitario per sua “natura” eroga prestazioni agli assistiti dell’Ulss 6 Euganea (operazioni spesso ad alta complessità, che non sempre trovano risposta negli ospedali periferici). Per questo motivo tutto il pacchetto rientra nell’accordo di recupero tra i due enti sanitari padovani, soprattutto dal punto di vista economico.

Il valore del piano

Il patto per portare a termine entro il primo gennaio 10 mila prestazioni, infatti, ha un costo: 2 milioni e 330 mila euro. Per garantire il piano operativo l’Euganea ha deliberato che siano riservati 256 mila euro per le 3.424 prestazioni specialistiche in lista d’attesa Ulss e oltre due milioni di euro per le prestazioni in lista d’attesa Azienda ospedaliera. In caso di mancato utilizzo delle risorse accantonate a bilancio, saranno destinate ad altri contesti, fermo restando la loro finalità. L’accordo si chiude il 31 dicembre e trimestralmente l’Euganea chiede a via Giustiniani di rendicontare quanto fatto. Per facilitare l’organizzazione degli appuntamenti, l’Azienda ha messo a disposizione dell’Ufficio galleggiamenti dell’Ulss delle agende riservate, appositamente create per il recupero delle liste d’attesa in orario aggiuntivo. «L’accordo convenzionale - si legge nel documento - nonostante rappresenti un impegno prioritario, rispetto all’obiettivo dell’invarianza di prestazioni erogate all’utenza dalle rispettive aziende, non comporterà alcun pregiudizio allo svolgimento delle normali attività delle stesse». Ecco perché, in particolare i 7.500 atti e interventi operatori, sono erogati con aperture straordinarie feriali e pre-festive per non impattare sulle prenotazioni ordinarie. Per fare questo viene reclutato personale a contratto o vengono garantite ore in surplus a quello interno.

I dettagli

Le 3.500 prestazioni di chirurgia ambulatoriale comprendono in particolare: interventi sull’occhio, sulla regione addominale, sul pene, asportazione di tessuto cutaneo e interventi di riparazione e plastica sulle strutture articolari. Tra le 3.424 prestazioni specialistiche ci sono, ad esempio: 785 prime visite pneumologiche, 486 prime visite gastroenterologiche, 330 esami di pancolonscopia con biopsia, 363 spirometrie globali, 292 valutazioni ortottiche con studio completo della motilità oculare e 111 prime visite angiologiche.

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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