PADOVA - Oltre 10mila prestazioni sanitarie tra visite, esami e interventi chirurgici da recuperare da qui a fine anno, anche attraverso aperture straordinarie di pomeriggio o nei fine settimana. L’Azienda Ospedale Università di Padova ha sancito l’accordo per l’attuazione del piano di recupero delle liste d’attesa in collaborazione con l’Ulss 6 Euganea. Il piano è stato messo nero su bianco ieri, in una delibera a firma del direttore generale di via Giustiniani, Giuseppe Dal Ben. Visto che la pandemia Covid ha avuto importanti conseguenze sull’attività sanitaria, l’Ulss Euganea (su indicazione della Regione Veneto) ha chiesto all’Azienda ospedaliera di recuperare per suo conto 3.424 prestazioni specialistiche particolarmente critiche.
Il valore del piano
Il patto per portare a termine entro il primo gennaio 10 mila prestazioni, infatti, ha un costo: 2 milioni e 330 mila euro. Per garantire il piano operativo l’Euganea ha deliberato che siano riservati 256 mila euro per le 3.424 prestazioni specialistiche in lista d’attesa Ulss e oltre due milioni di euro per le prestazioni in lista d’attesa Azienda ospedaliera. In caso di mancato utilizzo delle risorse accantonate a bilancio, saranno destinate ad altri contesti, fermo restando la loro finalità. L’accordo si chiude il 31 dicembre e trimestralmente l’Euganea chiede a via Giustiniani di rendicontare quanto fatto. Per facilitare l’organizzazione degli appuntamenti, l’Azienda ha messo a disposizione dell’Ufficio galleggiamenti dell’Ulss delle agende riservate, appositamente create per il recupero delle liste d’attesa in orario aggiuntivo. «L’accordo convenzionale - si legge nel documento - nonostante rappresenti un impegno prioritario, rispetto all’obiettivo dell’invarianza di prestazioni erogate all’utenza dalle rispettive aziende, non comporterà alcun pregiudizio allo svolgimento delle normali attività delle stesse». Ecco perché, in particolare i 7.500 atti e interventi operatori, sono erogati con aperture straordinarie feriali e pre-festive per non impattare sulle prenotazioni ordinarie. Per fare questo viene reclutato personale a contratto o vengono garantite ore in surplus a quello interno.
I dettagli
Le 3.500 prestazioni di chirurgia ambulatoriale comprendono in particolare: interventi sull’occhio, sulla regione addominale, sul pene, asportazione di tessuto cutaneo e interventi di riparazione e plastica sulle strutture articolari. Tra le 3.424 prestazioni specialistiche ci sono, ad esempio: 785 prime visite pneumologiche, 486 prime visite gastroenterologiche, 330 esami di pancolonscopia con biopsia, 363 spirometrie globali, 292 valutazioni ortottiche con studio completo della motilità oculare e 111 prime visite angiologiche.