PADOVA - Con l’arrivo del tram sono destinati a diminuire i parcheggi a servizio delle nuove costruzioni.
La spiegazione
Sulla ridefinizione dei posti auto sarà coinvolta naturalmente anche Aps holding che, oltre a gestire le aree di sosta a pagamento in città, è anche stazione appaltante del tram. A fare chiarezza su questo aspetto ha provveduto ieri l’assessore all’Urbanistica Andrea Ragona. «La questione è piuttosto semplice ed è stata inserita all’interno del nuovo Piano degli interventi – ha detto l’esponente di Coalizione civica –. Si tratta di un provvedimento che non riguarda gli attuali posti auto che non sono destinati a subire modifiche sostanziali. La novità riguarda invece i nuovi Piani urbanistici attuati. Nel caso in cui le nuove costruzioni vengano realizzate entro i 50 metri dalle linee tranviarie, queste potranno essere dotate di un numero di posti auto minore rispetto a quanto previsto dagli standard in vigore. Il motivo è molto semplice: riteniamo che la presenza del tram andrà a diminuire in maniera significativa la presenza di auto nelle aree interessate al suo passaggio. Naturalmente - conclude Ragona - i privati dovranno corrispondere al Comune il valore dei posti auto che non sono stati realizzati».
Il sistema
Nel Piano degli Interventi firmato dall’archistar Tito Boeri si insiste a più riprese sulla strategicità del nuovo sistema tramviario denominato Smart. «Un ruolo strategico assume il completamento della rete tranvia quale sistema di forza del trasporto pubblico locale sia di ambito urbano che di area vasta – si legge nelle relazioni allegata al Piano - Oltre alla linea Sir 3 di collegamento tra la stazione centrale e Voltabarozzo, di prossima realizzazione, vi sono ulteriori interventi infrastrutturali che però afferisco a uno ad uno scenario più di lungo termine: i prolungamenti della linea esistente Sir 1 a nord fino a Cadoneghe e a sud fino ad Albignasego / Maserà; lo sviluppo della linea Sir 2 a est dalla stazione centrale fino a Vigonza e a ovest fino a Rubano; i prolungamenti della futura linea Sir 3, andando oltre al capolinea di Voltabarozzo, previsto dal progetto della nuova linea tranviaria, e attestandosi alla sede dell’Università Agripolis nel Comune di Legnaro».
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