Oltre l'immagine, il professor Chiarelli e le vite straordinarie dei suoi sopravvissuti

Domenica 7 Novembre 2021 di Nicoletta Cozza
Il professor Angelo Chiarelli,

PADOVA - Pagina per pagina prende per mano il lettore e lo mette di fronte a situazioni infernali. Scandagliando spaccati di vita drammatici, con le sofferenze dei grandi ustionati e dei traumatizzati. Ma nonostante lo scenario da girone dantesco, le parole chiave della narrazione sono dolcezza, empatia e assieme.
Il professor Angelo Chiarelli, già direttore della Clinica di Chirurgia Plastica, fondatore dell'associazione Padova Ospitale, che opera sul territorio, della Fondazione Help for life, attiva nei Paesi in via Sviluppo, ha presentato ieri al Centro San Gaetano il suo libro Oltre l'immagine (Emersioni editrice). Il titolo prende spunto dalla considerazione, maturata nella lunga carriera in ospedale e da volontario in Africa e in India, che ci sono persone che, a dispetto di sfortune o disgrazie, riescono ad andare oltre, e a raggiungere perfino vette mondiali, per esempio in ambito sportivo, vincendo prima la battaglia contro la morte e poi affermandosi nella vita.
All'evento dedicato al volume, coordinato dalla giornalista Francesca Trevisi e con la musica di Roberta Malipiero, sono intervenuti, oltre all'autore, l'assessore alla cultura Andrea Colasio, il direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera Michele Tesserin, l'attuale direttore della Clinica di chirurgia plastica Franco Bassetto, il presidente emerito della Fondazione Cariparo Antonio Finotti e il consigliere Francesco Bicciato, il presidente di Padova Ospitale Sergio Bocella e l'editore Michele Caccamo. Il ricavato dalla vendita servirà a sostenere un progetto di sviluppo in Kenia, che Help for life sta portando avanti con i missionari padovani all'ospedale cattolico North Kinangop, mirato a favorire la didattica e l'assistenza con la formazione sul posto di personale medico, infermieristico e tecnico, per estendere l'attività sanitaria alla Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, dato che in quella zona spesso si verificano incidenti che hanno come conseguenza gravi ustioni.
Chiarelli, che è stato il primo al mondo a dimostrare la necessità di una nutrizione precoce attraverso il sondino per guarire tali lesioni, ha promosso nel nosocomio keniota la coltivazione della spirulina da usare per questo scopo.

LE RIFLESSIONI
«Angelo - ha osservato Colasio - mi ha letteralmente trascinato dentro a queste pagine, che contengono pure parti poetiche. Mi ha fatto pensare alla Cappella degli Scrovegni dove Giotto ha umanizzato e laicizzato il Sacro, facendo irrompere l'Umano: anche Chiarelli propone un processo di umanizzazione, con passaggi autobiografici, in cui non nasconde le sconfitte. Con dolcezza ed empatia, imprescindibili nel rapporto medico-paziente, espone decine di episodi, in certi casi persino ironici. E nel declinare la scienza medica con umanità e professionalità, mette sempre al primo posto la dignità del paziente».
L'autore, poi, si è soffermato sul perché del volume. «Il libro non è mio, ma di tutti i i personaggi di cui parlo - ha osservato - cioè pazienti, medici, infermieri e amministrrativi. L'ho scritto come omaggio alla Chirurgia Plastica che mi ha sempre affascinato, poi per sottolineare come i malati, a dispetto delle lesioni che hanno avuto, e delle menomazioni che portano, passano andare oltre alla loro immagine e affermarsi. Infine l'ultimo obiettivo che mi sono dato è di promuovere Padova Ospitale. Ringrazio tutte le istituzioni, perchè è grazie a loro se i volontari possono proseguire con questi progetti». E Bassetto ha annotato: «Nel libro troviamo aspetti scientifici, di grande umanità e di poesia. E' un lavoro che evidenzia delicatamente tantissimi aspetti e, per esempio, analizza come si vive con grandi deturpazioni. E poi è messa in luce con chiarezza la necessità di pensare anche al benessere psicofisico del malato».
 

Ultimo aggiornamento: 19:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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