Rifiutarono la chemio curando la leucemia della figlia con le vitamine: condanna confermata in Cassazione

Giovedì 30 Marzo 2023 di Marco Aldighieri
Eleonora Bottaro malata di leucemia non è stata sottoposta a cure per volontà dei genitori

PADOVA - La Corte di Cassazione ha messo la parola fine al caso dei coniugi Bottaro. Lino, 64 anni, e la moglie Rita Benini di 54, in primo grado e poi in Appello erano stati condannati a due anni di reclusione a testa, perchè accusati della morte della figlia Eleonora. 
Imputati per omicidio colposo i due genitori di Bagnoli di Sopra, un comune di tremila anime a sud della provincia di Padova, erano stati ritenuti responsabili del decesso della figlia di 17 anni per aver rifiutato di sottoporla alla chemioterapia, quando la giovane era malata di leucemia linfoblastica acuta con una possibilità di guarigione attorno all’80%. I giudici della Suprema corte hanno respinto il ricorso presentato dall’avvocata Raffaella Giacomin, confermando in pieno la tesi accusatoria e la condanna in Appello. 

LA VICENDA
Tutto è iniziato nel dicembre del 2015 quando Eleonora aveva 17 anni. La ragazza, dopo essere stata a casa da scuola per quasi due mesi, si è recata dal suo medico di base a Bagnoli di Sopra per una visita. Nei giorni precedenti aveva sofferto di febbre e dolori alle ossa. Solo il 10 febbraio del 2016, con mesi di ritardo dall’esordio della malattia, la ragazza è stata sottoposta ad accertamenti clinici. Due giorni dopo le è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta. Ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale civile di Padova, la ragazza il 26 febbraio ha ottenuto le dimissioni, proprio il giorno in cui il Tribunale per i minori ha disposto la sospensione della potestà genitoriale ordinando a papà e mamma di sottoporre Eleonora alla chemioterapia, potendo comunque scegliere un’altra struttura ospedaliera. 
La 17enne è stata trasferita all’ospedale di Bellinzona in Svizzera, dove anche in questo caso i medici le hanno consigliato di curarsi con la medicina tradizionale. Ma c’è stato un nuovo rifiuto. Alla fine Eleonora è rientrata in Italia e il 31 luglio è stata ricoverata all’ospedale di Schiavonia a Monselice. 
Il 29 agosto del 2016 è morta senza la terapia del dolore e come unico supporto delle dosi di vitamina C. I genitori infatti erano seguaci del metodo “Hamer”, il dottore tedesco fautore della teoria che i tumori non si curano con la chemioterapia, tanto da avere sottoposto Eleonora a cicli di cortisone, agopuntura e appunto vitamina C. Una teoria che non trova conforto nella letteratura scientifica e nella sperimentazione terapeutica. 

L’ITER GIUDIZIARIO
Il 2 settembre del 2016, mamma e papà sono stati iscritti nel registro degli indagati. Il primo dicembre del 2017 però sono stati prosciolti dal Gup Mariella Fino decretando il non luogo a procedere. «...Non vige nell’ordinamento una regola che imponga ai genitori di educare i figli secondo i principi culturali dominanti, ma vige al contrario il diritto di libera manifestazione del pensiero strettamente correlato al principio di autodeterminazione in ambito terapeutico...». Così il giudice aveva motivato la sua scelta. 
Ma il procuratore aggiunto Valeria Sanzari, titolare delle indagini, ha impugnato la sentenza, riuscendo a fare processare e condannare i coniugi Bottaro.

Il magistrato ha dimostrato come Eleonora fosse stata manipolata dai genitori seguaci del metodo “Hamer”. 

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 20:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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