SELVAZZANO - Una bombarda scrostata e arrugginita, una lettera stropicciata e ingiallita. Inzuppate d'acqua, ma soprattutto pregne di storia. Il pezzo d'artiglieria è stato ritrovato ieri mattina nel fiume Piave da un uomo di Selvazzano, Massimiliano Favaro, appassionato di pezzi storici legati alla Prima Guerra Mondiale. «Negli ultimi anni ho recuperato di tutto: elmetti, baionette, borracce. Ma un pezzo del genere non l'avevo mai trovato».
La bombarda di ferro è lunga 35 centimetri, ma a suscitare ancor più interesse è quello che c'era nascosto dentro: un insieme di volantini, datati 1917, contenenti una lettera firmata da un soldato slavo che denunciava i crimini commessi in guerra da un battaglione tedesco. «Leggendo quella lettera sembra veramente di fare un tuffo nel passato e tornare in guerra» sospira Massimiliano, sfogliando quelle pagine con gli occhi illuminati dalla passione. Parlava di uomini sgozzati e bruciati vivi. Era una lettera piena di sofferenza, diretto probabilmente all'esercito italiano»...
Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 15:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA La bombarda di ferro è lunga 35 centimetri, ma a suscitare ancor più interesse è quello che c'era nascosto dentro: un insieme di volantini, datati 1917, contenenti una lettera firmata da un soldato slavo che denunciava i crimini commessi in guerra da un battaglione tedesco. «Leggendo quella lettera sembra veramente di fare un tuffo nel passato e tornare in guerra» sospira Massimiliano, sfogliando quelle pagine con gli occhi illuminati dalla passione. Parlava di uomini sgozzati e bruciati vivi. Era una lettera piena di sofferenza, diretto probabilmente all'esercito italiano»...