Padova. Il grido d’allarme delle imprese artigiane: introvabili 3.500 lavoratori. Ecco i profili più richiesti

Confartigianato rilancia il problema ormai cronico. Il personale è ricercato soprattutto nei settori meccanica, meccatronica, energia

Giovedì 8 Giugno 2023 di Madeleine Palpella
operaio (foto d'archivio)

PADOVA -  Non solo manca personale nei settori della ristorazione e della sanità: anche il mondo artigiano torna a lanciare un grido dall’allarme. Secondo i dati del bollettino 2022 di Unioncamere Anpal (sistema informativo Excelsior) mancano 13.500 lavoratori in ambito della meccanica, della meccatronica e dell’energia. A sollevare il problema, divenuto ormai cronico, è Confartigianato Padova. Sono più di mille le imprese che nel Padovano si occupano di autoriparazione, con più di 3mila meccanici. Le imprese che svolgono attività di installazione di impianti sono 2.619 con 6.203 dipendenti. E le aziende della metalmeccanica contano 2.773 imprese e più di 11mila addetti. In questa situazione la mancanza di manodopera può provocare un serio ostacolo alla crescita economica, tanto che le aziende si rivolgono ad agenzie, siti web e consulenti esterni per sopperire alla carenza, senza però trovare soluzioni.

Le problematiche

La difficoltà di incrociare domanda e offerta di lavoro causata dalla mancanza di personale specializzato può sfociare in alcune problematiche come l’allungamento delle liste d’attesa per le prestazioni o, nei casi più estremi, il mancato servizio e la chiusura delle aziende. Le figure professionali ricercate, inoltre, devono essere in grado di confrontarsi con nuove modalità di lavoro sempre più tecnologiche e digitali. La manodopera insufficiente non permette di investire nella transizione ecologica, quando la nostra provincia è la prima in Italia per investimenti nel fotovoltaico. Vale un esempio su tutti: con la crescente diffusione di auto ibride ed elettriche vi è bisogno di addetti con determinate competenze, che però si faticano a trovare. «Analizzando le scelte dei ragazzi che si iscrivono alle scuole superiori si vede che vi è una forte diminuzione e distacco nella scelta di istituti professionali – evidenzia Confartigianato –. Il paradosso è che queste aziende offrono contratti duraturi e stabili e non per periodi corti o stagionali».

Le soluzioni

Questo mese è stato presentato da Confartigianato il progetto “Orientarti”, una proposta dedicata a tutti gli studenti, famiglie e imprese che si vogliono affacciare al mondo del lavoro artigianale. «L’obiettivo è avvicinare sempre più la scuola all’impresa – spiega Massimo Ruffa, delegato all’orientamento scolastico di Confartigianato Imprese Padova –, potenziando le collaborazioni con gli istituti scolastici, che rappresentano un’officina di nuove professionalità richiestissime dalle nostre aziende, ma anche di nuovi imprenditori che possono portare il loro valore aggiunto al tessuto imprenditoriale padovano».Un’altra iniziativa è stata promossa lunedì dall’istituto Bernardi, in collaborazione con Confartigianato, e riguarda l’apertura alle iscrizioni dei corsi serali. Alla presentazione erano presenti Pippo e Gaetano del trio comico Marco & Pippo. «Lo strumento dell’ironia ci ha permesso di raccontare al pubblico le grandi opportunità che l’artigianato offre a chi si vuole specializzare negli ambiti per i quali il Bernardi propone corsi serali, adatti anche a chi già lavora ma vuole migliorare la sua posizione e costruire nuove possibilità future– sottolinea Ruffa. Si tratta di settori ad alta vocazione green, che richiederanno in futuro competenze legate alla sostenibilità sempre più elevate».

L’obiettivo è permettere sia agli adulti sia ai giovani che non hanno terminato gli studi di formarsi per una nuova carriera grazie al rilascio del diploma di istruzione superiore in Manutenzione e Assistenza tecnica, oppure per chi già lavora la possibilità di avere più competenze e un ruolo più alto.

Ultimo aggiornamento: 07:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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