Lavoro, Busitalia assume autisti di pullman, anche nel settore turistico: ma non si trovano

Venerdì 16 Settembre 2022 di Gabriele Pipia
Lavoro, Busitalia assume autisti di pullman, anche nel settore turistico: ma non si trovano

PADOVA -  L'aumento esorbitante del costo del carburante? Certo, ma non solo. C'è un altro problema che sta provocando sempre più sofferenza al settore dei trasporti: la mancanza di autisti per gli autobus. Busitalia si trova costretta a valutare un taglio delle corse in provincia di Padova ma l'emergenza è sempre più pressante anche nel comparto privato dove le aziende stanno rinunciando a centinaia di servizi proprio perché non hanno conducenti a disposizione. «A noi mancano una cinquantina di lavoratori e il problema è molto serio.

I nostri bus turistici devono rinunciare al 30% dell'attività e ciò può significare una perdita di un milione all'anno» racconta Daniele Rigato, titolare del colosso di famiglia e presidente di categoria per Confartigianato. È lui ad avere il termometro di un comparto che dall'avvento della pandemia in poi non è più riuscito a ripartire a pieno ritmo.


SOFFERENZA


La situazione è emersa in tutta la sua gravità martedì pomeriggio al tavolo tra Comune di Padova, Provincia e vertici di Busitalia. L'azienda ha spiegato di essere in difficoltà per la mancanza di 50 autisti e i continui aumenti dei costi: alzare il prezzo dei biglietti potrebbe non bastare e ora si valuta un taglio delle corse. Uno scenario difficile confermato appunto da Rigato, titolare di un'azienda che dà supporto a Busitalia con servizi di subaffidamento impiegando ogni giorno cento persone. Parliamo di un colosso che conta 280 dipendenti e oltre 70 anni di storia, eppure il quadro è lo stesso per tutti. Il primo problema è l'aumento dei costi: «Siamo almeno al 20% in più rispetto ad un anno fa considerando che il metano è triplicato e il carburante è raddoppiato - spiega Rigato -. I servizi turistici sono ripartiti dopo gli anni difficili della pandemia e stiamo lavorando a pieno regime anche con i bus scolastici ma questi costi mettono le aziende come la nostra in grande difficoltà».


L'ALTRO NODO


C'è però un altro grande problema ed è quello legato alla carenza di personale. «A noi mancano trenta autisti nel trasporto pubblico più altri venti nel comparto turistico - spiega Rigato -. Le cause sono tante. Anzitutto va detto che manca un ricambio generazionale adeguato. Tanti autisti negli ultimi anni sono andati in pensione ma non ci sono state altrettante assunzioni di giovani lavoratori. Bisogna evidenziare che il costo è importante: per fare privatamente la patente che consente di guidare i nostri autobus servono in media cinquemila euro».


«Un altro fattore che scoraggia i giovani è legato all'età minima, alzata per legge da 21 a 24 annui - continua -. Chi finisce un istituto professionale non aspetta di avere 24 anni per fare questo lavoro, magari nel frattempo si tuffa su qualche altro ambito. E c'è anche un'altra cosa da dire. Ai tempi della leva militare obbligatoria moltissimi ragazzi facevano la patente in quel contesto, ora quella fetta è sparita».


Prima di tutto va spiegata la retribuzione. A livello generale si applica il contratto nazionale del settore degli autoferrotramvieri che parte da 1.250 euro al mese e sale di qualche centinaia di euro con i frequenti straordinari. Per quando riguarda l'ambito turistico invece esistono diversi accordo di secondo livello e un conducente può arrivare a percepire tra i 2.000 e i 2.500 euro netti. Ma non basta.


LE CONSEGUENZE


Rigato continua a cercare personale e intanto deve rinunciare ad una buona fetta del servizio turistico di bus operator, quello legato alle gita giornaliere dei gruppi della zona ma anche delle crociere che sbarcano a Venezia. I bus turistici a disposizione di Rigato sono 30 ma tornare ai livelli del 2019 è impossibile proprio per la mancanza di autisti. «Rinunciamo ad almeno il 30% delle richieste. Se considero che nel 2019 per i noleggi mettevamo a bilancio 4 milioni di euro, significa che oggi la perdita è di almeno un milione».

Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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