Malore andando a bruscandoli, così è morto il sacrestano

Giovedì 11 Maggio 2023
Malore andando a bruscandoli, così è morto il sacrestano

PADOVA - Stava raccogliendo delle erbe spontanee lungo la sponda di una canaletta dove l'acqua non raggiunge nemmeno il mezzo metro d'acqua. Bruscandoli, carletti, radicchi. Quando probabilmente è stato colto da un malore che l'ha fatto crollare a piombare nel fossato. È morto così, verosimilmente già sabato pomeriggio, Ivano Dalle Fratte, 75 anni, sacrestano e direttore del coro del Tempio della Pace, di cui il fratello Mauro avevano denunciato la scomparsa domenica mattina ai carabinieri della stazione di Padova Principale, guidata dal luogotenente Giovanni Soldano.


IL RITROVAMENTO
Il corpo senza vita dell'anziano è stato trovato martedì sera intorno alle 23 in una canaletta non distante dal ponte dei Graissi che scavalca il Piovego.
Ivano Dalle Fratte è stato ripescato dai vigili del fuoco, impegnati nelle ricerche dal pomeriggio di martedì insieme ai carabinieri. L'ipotesi è che Ivano sia caduto accidentalmente in acqua, forse per un malore. Ultimamente il 75enne aveva infatti avuto qualche problema di salute. Attendeva anche di fare un'operazione, dopo alcuni esami e interventi preventivi che avevano evidenziato una situazione da indagare.
«Sabato - racconta il fratello - Ivano aveva trascorso la mattinata facendo i suoi soliti giri nei dintorni. Il Brico center, Mediaword e anche il supermercato. Ci eravamo anche incontrati alle casse. All'una era a casa che guardava il telegiornale alla televisione, aveva pranzato e dopo poco si era buttato un po' a letto come era sua abitudine».
Quello è stata l'ultima volta che i familiari l'hanno visto. «Noi siamo usciti e siamo rientrati sabato sera - continua il fratello Mauro - e ci siamo accorti che non c'era la sua bicicletta e che lui non era nella sua camera. La preoccupazione, però, è salita quando non l'abbiamo visto nemmeno domenica mattina».
«Capitava che stesse fuori di più la sera, ma quando la domenica mattina abbiamo visto che non era ancora tornato, ci siamo allarmati.

Ho chiamato tutti gli ospedali per sapere se per caso fosse stato ricoverato, poi sono andato a fare denuncia dai carabinieri domenica».


SPERANZE FINITE
La cosa che faceva ben sperare i familiari di Ivano Dalle Fratte, era che il cellulare dell'uomo fino a martedì continuava a risultare acceso.
Ed è stato questo che ha consentito ai carabinieri di individuare la posizione grazie a un macchinario che geolocalizza il telefono, che continuava ad agganciare la cella della zona industriale. L'anziano è finito in una fossa alta tre metri a fianco del depuratore di Aps in via Longhin. Si è annegato in nemmeno mezzo metro d'acqua, quindi, con tutta probabilità, dev'essere rimasto vittima di un malore per non riuscire a rialzarsi. Per chiarire la dinamica, in ogni caso, è stata disposta l'autopsia.
Ex fabbro in pensione, il 75enne era volto noto nel quartiere del Pescarotto, dove viveva, nella comunità del Tempio della Pace. La notizia della sua morte si è diffusa velocemente, facendo cadere nello sconforto i molti che l'avevano conosciuto.

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