Nuovo ospedale, il Coronavirus non ferma l'iter, anzi lo accelera

Venerdì 27 Marzo 2020 di Alberto Rodighiero
Nuovo ospedale, il Coronavirus non ferma l'iter, anzi lo accelera
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PADOVA - «Nonostante Covid-19, si parte con il nuovo ospedale di Padova». Ad annunciarlo è stato ieri mattina il presidente della Regione Luca Zaia durante la quotidiana conferenza stampa dedicata appunto all'emergenza sanitaria. Non registra, dunque, battute d'arresto l'iter che porterà alla realizzazione del grande progetto che prevede il completo restyling dell'attuale polo ospedaliero di via Giustiniani, con la realizzazione della palazzina per la Pediatria, e la costruzione ex novo di un centro di eccellenza a San Lazzaro. Un intervento avviato dalla giunta Bitonci e che, poi, è stato sottoscritto dall'amministrazione Giordani. «La buona notizia di oggi è che partiamo con la realizzazione del nuovo ospedale di Padova ha spiegato il governatore - È stata infatti approvata la Vas, ovvero la Valutazione ambientale strategica». «Ora andremo a realizzare il nuovo complesso universitario. Si firmerà l'Accordo di programma e poi si partirà», ha assicurato il governatore del Veneto. 
PALAZZO MORONI
Un annuncio, quello di Zaia, che è stato accolto con entusiasmo dal sindaco Sergio Giordani. «L'emergenza sanitaria con cui stiamo lottando ogni giorno ci fa capire ancora di più tutto il valore della Sanità pubblica, a partire dalle donne e dagli uomini che ogni giorno la sorreggono e che meritano la massima attenzione, il nostro riconoscimento, oggi come in futuro, e anche le migliori strutture ha sottolineato ieri pomeriggio il primo cittadino -. Per questo da due anni lavoriamo nella massima collaborazione per dar vita al progetto del doppio Polo della Salute di Padova. Un'opera strategica sulla quale come Comune abbiamo messo tutto il nostro impegno e sulla quale siamo riusciti, grazie alla collaborazione di tutti, ad assumere una decisione definitiva a soli 6 mesi dall'avvio del mandato, senza litigi e nella massima concordia con Zaia e con le altre istituzioni». 
LE INTENZIONI
«Ora bisogna andare avanti spediti. La firma che arriverà a giugno, quindi, alla luce dell'epidemia di oggi assume un valore storico e del tutto particolare, e ci ricorda come Padova, in un contesto globale, debba essere sempre di più eccellenza sanitaria ha concluso il primo cittadino -. Non per vanteria, ma perché la scienza, la ricerca e la medicina salvano le vite e, come vediamo in questi giorni durissimi, salvano le comunità. Ricordiamoci tutti che senza l'ottima sanità padovana, comprensiva del sistema sociosanitario, dai medici di base, ai servizi sul territorio, fino agli ospedali, oggi, forse, dovremmo fare i conti con una situazione ben più difficile». 
Lo scorso autunno sono terminati i lavori per la realizzazione del nuovo tratto dell'arco di Giano. La strada, che parte dal rondò di Padova est, costeggia la ferrovia, entra a San Lazzaro e termina all'innesto tra via Moroncelli e il cavalcavia, è parte integrante della viabilità a servizio del nuovo polo ospedaliero di San Lazzaro. Inoltre, il progetto della linea tramviaria Sir 2 prevede una fermata proprio in prossimità del nuovo ospedale. 
 
Ultimo aggiornamento: 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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