Il giovane italiano Luca Tacchetto e la sua compagna di viaggio canadese Edith Bias non sono stati liberati in Mali. «In questo momento di difficoltà per il Paese arriva una buona notizia: il nostro connazionale è libero.
Il 15 dicembre 2018, il giorno prima della scomparsa, i due ragzzi erano stati nella città di Bobo-Dioulasso ospiti del francese Robert Guilloteau, un pensionato di 64 anni che si era trasferito nel paese africano dieci anni prima, dopo avere fatto l’agricoltore a La Rochelle. I due erano ripartiti la mattina successiva: erano diretti prima alla moschea di Bobo-Dioulasso e poi verso la capitale Ouagadougou, dove dovevano presentarsi all’ufficio immigrazione per chiedere un visto valido per Togo e Benin. Ma in quell’ufficio non si sono mai presentati.
I governi di Canada e Italia avevano chiesto immediatamente aiuto alle forze di sicurezza del Mali e del Burkina, ma anche al governo e ai servizi di sicurezza francesi: la Francia mantiene nella regione una forza militare anti-terrorismo impegnata a combattere proprio quei gruppi che potrebbero essere dietro il rapimento dei due giovani.