I ricercatori dell'istituto oncologico veneto incontrano il premio Nobel della medicina James Patrick Allison

Martedì 7 Giugno 2022 di Lucia Russo
Lo Iov nella sede di Padova dove si terrà il convegno

PADOVA - I ricercatori dello Iov a “scuola” con il premio Nobel. La Direzione Scientifica dello IOV ha invitato il professor James Patrick Allison, Premio Nobel per la Medicina 2018 e docente di Immunologia all’University of Texas MD Anderson Cancer Center, venerdì 10 giugno sarà a Padova dove, al Teatro Ruzante alle 9.30, terrà la lectio magistralis su «Cancer immunotherapy: present and future – an expert opinion.

Dove sta andando l’immunoterapia?». Su questo tema verterà la giornata di approfondimento, un argomento particolarmente caro allo IOV, sempre all’avanguardia sull’innovazione e vorace di confronto con i massimi esponenti mondiali per quanto riguarda lo sviluppo di nuove ricerche e prospettive.

Il professor Allison ospite dello Iov parlerà di terapia e cancro

Il professor Allison è una pietra miliare, sia per l’esperienza che per la visione del futuro: le sue scoperte hanno avuto un enorme impatto sulla pratica medica. La terapia cosiddetta “Checkpoint Blockade” ha rivoluzionato il trattamento di alcuni tipi di tumore, come il melanoma e il cancro al polmone, consentendo un prolungamento della sopravvivenza di pazienti affetti da metastasi diffuse, non responsivi a terapie convenzionali. «James Allison è stato insignito del Nobel nel 2018 per le sue scoperte scientifiche che hanno avviato l’utilizzo dell’immunoterapia – sottolinea il professor Vincenzo Bronte, Direttore Scientifico dello IOV – IRCSS - come opzione terapeutica: dalle sue intuizioni sono conseguiti i trattamenti che utilizziamo per alcune tipologie di pazienti oncologici. La sua presenza insieme a quella di Padmanee Sharma, ricercatrice oncologa di fama internazionale, è per noi l’occasione per fare il punto sullo stato attuale dell’immunoterapia, quali sono le sfide e anche i limiti. L’immunoterapia funziona e allunga la vita ma solo per alcune tipologie di tumori e di pazienti. Insieme a questo “numero uno” discuteremo di prospettive concrete, riflettendo sui nuovi orizzonti della ricerca per trovare il modo di migliorare la risposta alla terapia. Allo IOV l’immunoterapia avanza e viene applicata sempre di più: siamo impegnati sia sul fronte terapeutico per valutare la sua efficacia, anche in combinazione con altri trattamenti, sia sul fronte della ricerca traslazionale e clinica, per capire come è possibile giungere a biomarcatori capaci di predire quali pazienti rispondono, e quali no, utilizzando anche la biopsia liquida per fornire parametri alternativi alla classica istologia».

Allo Iov si parlerà di immunologia dei tumori per curare la malattia

L’immunologia dei tumori è un campo interdisciplinare della biologia/medicina che si prefigge la comprensione dei cambiamenti che avvengono nel sistema immunitario durante lo sviluppo e la progressione del cancro. Poiché descrive le interazioni tra cellule immunitarie e tumorali, comprendere queste interazioni è fondamentale per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. In questo contesto, l’immunoterapia del cancro è un concetto in rapida evoluzione tanto da essere definita il “quinto pilastro” della terapia oncologica, oltre alla radioterapia, alla chemioterapia, alla chirurgia e alle terapie mirate. A questo proposito, la continua espansione dell’uso dei cosiddetti inibitori dei checkpoint immunologici (ICI), anticorpi monoclonali in grado di prevenire l’inibizione a feedback delle cellule T attivate e di stimolare risposte T cellulari protettive e terapeutiche dirette contro neoantigeni altamente tumore-specifici, apre la strada ad ulteriori ambiti di ricerca quali: la profilazione della componente neoplastica, per l’identificazione di nuovi bersagli, dell’infiltrato immune e per la caratterizzazione dei determinanti di protezione efficacia; la messa a punto di interventi immunoterapeutici strettamente personalizzati; lo studio di terapie combinatoriali tra ICI e approcci farmacologici/nanotecnologici, biotecnologici, vaccinali e terapie adottive con cellule T, in grado di favorire l’espansione e la funzionalità delle popolazioni effettrici anti-tumorali.

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