Invio di macchinari per costruire
missili in Iran: arresti a Padova

Venerdì 4 Marzo 2016
Invio di macchinari per costruire missili in Iran: arresti a Padova
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PADOVA - Sei ordinanze di custodia cautelare (eseguite a Torino, Firenze e Padova) a carico di cinque iraniani ed un italiano sono in corso di esecuzione da parte del militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Como nell'ambito di un'inchiesta riguardante operazioni di mediazione finalizzate all'approvvigionamento di materiali "dual use" potenzialmente impiegabili nel settore bellico.

L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto antiterrorismo Maurizio Romanelli e dal pm Adriano Scudieri, riguarda l'acquisto e l'esportazione verso l'Iran di macchinari per la fabbricazione di tubi in acciaio da utilizzare come potenziale materiale missilistico e di apparecchiature idonee, se modificate, a creare una rete a banda larga per scopi militari, e anche di motori e componenti di aerei ed elicotteri.
I destinatari della misura cautelare firmata dal gip di Milano Ambrogio Moccia sono Reza Hashemizad, 53 anni, Seyedmohammadjavad Sadri Meher Sadri, 34 anni, Russo Craig Soroudi, 66 anni, Habib Thoidi Sabet 37 anni e residente a Fiesole (Firenze), tutti di origine iraniana, e Alberto Marchiori, 75 anni, residente a Padova.
Inoltre c'è anche una donna, Shirin Shaki, 56 anni e anche lei di origine iraniana. L'italiano, secondo il capo di imputazione, avrebbe avuto un «ruolo di prestanome e delegato formale di Hashemi e Sadri Mehr», ritenuti, il primo il promotore e l'organizzatore dell' associazione, e l'altro il suo braccio destro, «coadiuvando questi ultimi nello svolgimento delle attività criminose».
Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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