Bossolo sul cancello del centro ippico, la titolare: «E' un gesto intimidatorio, vogliono farmi chiudere»

Venerdì 1 Luglio 2022 di Nicola Benvenuti
Alessandra Piras titolare del centro ippico ha scoperto il bossolo sul cancello

TRIBANO - «É una chiara intimidazione quella che è stata fatta nei miei confronti. Qualcuno non gradisce la mia presenza, ma io resto e porto avanti con orgoglio l'attività costruita con sacrificio da mio marito e che io proseguo». É amareggiata, ma sempre molto determinata, Alessandra Piras, titolare del Centro Ippico Il Criollo, un'istituzione per gli appassionati di equitazione, fondato nei primi anni 70 dal marito Mario Girotto, definito il Marco Polo delle redini lunghe, scomparso improvvisamente a 71 anni nel giugno del 2019.


IL RACCONTO
«Martedì sera, 28 giugno - racconta Alessandra Piras - tornando dall'ospedale, ho trovato il cancello automatico bloccato e non capendo cosa fosse successo ho controllato: coperto da un pezzo di legno, ho trovato un bossolo di proiettile, che impediva il movimento automatico del cancello stesso». La donna non si è persa d'animo e mercoledì mattina ha atteso l'apertura della caserma dei carabinieri di Tribano per sporgere denuncia contro ignoti. Ai militari dell'Arma, che hanno raccolto le sue dichiarazioni, la donna ha lasciato anche il bossolo, sperando possa essere utile alle indagini in corso. «Queste bieche e vigliacche intimidazioni non mi fanno paura e anzi ho subito sporto denuncia all'autorità giudiziaria affinché la giustizia compia il suo corso. Se qualcuno avesse visto qualcosa lo può comunicare a me anche in forma anonima», aggiunge Alessandra Piras. La donna, di origini romane, dopo aver conosciuto Mario Girotto, con cui condivideva la passione per i cavalli, lo aveva sposato nel 2016 e si era trasferita nell'abitazione attigua al maneggio Il Criollo, sulla strada verso la frazione di San Luca, che prende il nome da una razza di cavalli originari dell'Argentina. «Negli ultimi mesi sono successi alcuni fatti relativi al confine della proprietà, che ho già fatto presenti alle autorità inquirenti.

Penso che la mia presenza a Tribano sia considerata ingombrante. Sono diretta nel comunicare e le ingiustizie non mi piacciono, se esprimo una opinione considerata non in linea con il pensiero dominante in paese, vengo subissata da critiche. Ma, come detto, intendo andare avanti e denunciare ogni sopruso».


LE REAZIONI
Immediate le reazioni, da parte delle autorità locali, a quanto accaduto ad Alessandra Piras. «Ho personalmente vissuto una vicenda simile e pertanto comprendo ciò che si prova nel ricevere minacce ed intimidazioni - dice il sindaco Massimo Cavazzana - Ritengo importante far fare delle accurate indagini dalle forze dell'ordine che stanno svolgendo in questi mesi un accurato lavoro di monitoraggio e prevenzione. Chiedo a chiunque abbia notizie in merito di fornirle senza paura, fare rete è sempre fondamentale soprattutto in questi casi». E Roberto Bazzarello capogruppo di minoranza non manca di dare la sua solidarietà e vicinanza ad Alessandra Piras. «Sono sorpreso che a Tribano, che è sempre stato un paese tranquillo e rispettoso nei confronti di tutti, da un po' di tempo si respiri questo clima e si verifichino episodi del genere che vanno condannati con fermezza. Spero che le forze dell'ordine trovino i responsabili al più presto e si ritorni al sano confronto e alle strette di mano tra persone civili».
 

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