LEGNARO - «Guardi, non so se sono più deluso o indignato. Non ce l’ho sicuramente con i tantissimi amici che in questi mesi mi hanno espresso vicinanza e solidarietà e neppure con le forze dell’ordine che compiono egregiamente il loro lavoro. Il mio disappunto è tutto nei confronti di una giustizia incapace di distinguere tra un cittadino onesto che paga da sempre le tasse, e un bandito pluripregiudicato, ripetutamente espulso ma ancora libero di circolare nel nostro Paese».
Walter Onichini è un fiume in piena. A ventiquattr’ore dal rinvio a giudizio per il tentato omicidio dell’albanese sorpreso a rubare in casa sua alle quattro del mattino, il macellaio di Legnaro non riesce a celare la delusione.
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