Folle inseguimento a 180 orari per rapinare un commerciante: bloccati 3 nomadi, al volante una ragazza chiamata "Hamilton"

Sabato 5 Febbraio 2022 di Marco Aldighieri
Controlli dell'Arma
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 PADOVA - Un inseguimento a 180 chilometri orari tra lo scalo ferroviario e le vie del centro storico per sventare una rapina a un commerciante. I carabinieri, giovedì sera, 3 febbari, poco dopo le 22, hanno dato la caccia a una Fiat 500 con a bordo tre nomadi. Al volante una donna - soprannominata Hamilton, come il campione del mondo britannico di Formula 1. Il gruppetto è stato bloccato all'altezza di via Falloppio, davanti all'Istituto di Medicina legale: la giovane è stata arrestata, mentre i due passeggeri maschi sono stati denunciati a piede libero.
Tutti sono stati accusati dal pubblico ministero Andrea Zito, magistrato di turno, di resistenza a pubblico ufficiale e di detenzione di oggetti atti allo scasso.

Intorno alle 22 un barista asiatico ha chiuso la sua attività ed è entrato in macchina con l'incasso della giornata (circa 3.500 euro) per rientrare a casa. Ma una volta al volante, dopo alcuni metri, si è accorto di essere seguito da una Fiat 500. Il negoziante ha intuito le intenzioni dei tre a bordo dell'utilitaria e ha chiamato il 112. I militari gli hanno detto di portarsi vicino alla stazione dei treni, perchè lì avrebbero proceduto a bloccare la Fiat.

L'INSEGUIMENTO
L'uomo d'affari cinese ha eseguito ed è arrivato sul piazzale dello scalo ferroviario, sempre seguito dalla Fiat 500. E come previsto ad attenderlo c'erano un paio di pattuglie dell'Arma, pronte a fermare i tre nomadi. Ma la ragazza al volante dell'utilitaria ha premuto sull'acceleratore e si è data alla fuga. E proprio come il campione inglese di Formula Uno la giovane, detta appunto Hamilton, nel tentativo di seminare i carabinieri ha compiuto una serie di manovre spericolate a 180 chilometri orari per le vie del centro.
La folle corsa dei tre si è fermata in via Falloppio davanti all'istituto di Medicina legale. Ormai chiusi e senza via di scampo si sono arresi. Intanto il negoziante cinese era stato messo in sicurezza, ed ha potuto rientrare a casa senza un graffio e con l'incasso della giornata di lavoro.

L'ARRESTO
I militari hanno identificato i tre nomadi, una ragazza e due ragazzi, e poi hanno proceduto alla perquisizione della Fiat 500. All'interno della macchina hanno trovato alcuni attrezzi utilizzati per svaligiare le abitazioni come cacciaviti e piedi di porco. La giovane, con diversi precedenti per furto, è stata arrestata perchè su di lei pende una condanna a un anno e mezzo inflitta dal Tribunale di Roma. Gli altri due componenti della banda sono stati denunciati a piede libero.
Tutti sono stati accusati dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, e di possesso di arnesi atti allo scasso. Le indagini sono solo all'inizio, perchè gli inquirenti vogliono appurare se i nomadi hanno già rapinato altri negozianti cinesi.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 14:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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