Folle fuga sulla Ford inseguiti dai carabinieri: alla fine danno fuoco all'auto ma sono arrestati

Da giorni l'auto bianca era segnalata in zona e c'era allarme per l'aumento di furti nelle case. Braccati da una decina di equipaggi tentano di salvarsi a nuoto, ma inutilmente. Sono tre piemontesi

Venerdì 16 Dicembre 2022 di Giovanni Brunoro
Inseguimento sull'argine dove i malviventi hanno tentato di fuggire a nuoto. Nel tondo la Ford andata a fuoco
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LOZZO ATESTINO - Inseguimento sull'argine: fermati tre sospetti su una Ford. Ha quasi dell'incredibile la scena che i residenti di Chiavicone hanno vissuto ieri, poco dopo le 15. Sentendo un gran trambusto, una donna si è precipitata alla finestra e ha visto un incendio levarsi nei pressi della chiusa sul Frassine. Pochi attimi dopo, auto dei carabinieri a sirene spiegate e tre uomini che tentavano di passare dall'altra parte del canale. Il fuoco saliva da una Ford Focus bianca, che i fuggitivi avevano incendiato nel tentativo di darsi alla macchia.
Con esiti piuttosto scarsi: il terzetto è scivolato in acqua e i militari hanno avuto gioco facile nel braccare questi singolari personaggi. Come nelle serie tv del momento, i tre erano vestiti uguali: stesso giubbotto blu scuro e stessi pantaloni. Non avevano certo le maschere di Dalì, ma la gente di Chiavicone non ci ha messo molto a capire che si trattava di tipi sospetti. Intanto, la zona era tutto un brulicare di auto di carabinieri - almeno 10 - giunte da Este e dalle stazioni limitrofe. Nonostante la grande paura, tutto si è risolto nel giro di poco e i tre sono stati accompagnati in caserma per essere sentiti. Nel frattempo, due mezzi dei vigili del fuoco di Este spegnevano le fiamme sprigionate dalla Focus, ormai completamente bruciata.

Su quanto accaduto, i carabinieri della compagnia di Este hanno mantenuto subito un assoluto riserbo, ma l'impressione è che i militari fossero sulle loro tracce da un po'. Secondo testimonianze, la fuga potrebbe essere iniziata proprio a Este, dove l'auto sarebbe transitata per un varco elettronico.

Probabilmente, il mezzo o la targa erano già nella lista nera dei carabinieri, forse perché oggetto di furto o utilizzati per commettere reati. Fatto sta che alcuni atestini hanno visto questa Ford transitare a gran velocità nei pressi del Manfredini, inseguita da auto dell'Arma. Il percorso seguito dai fuggitivi si può facilmente ricostruire: dopo un breve tragitto lungo la statale, i tre avrebbero provato a seminare i carabinieri svoltando per la località Caselle e provando a imboccare l'argine del Frassine. Credevano di trovare via libera, ma le gazzelle non hanno mollato di un millimetro. Sapevano che di lì a poco avrebbero avuto la meglio sulla Focus: alla chiusa di Chiavicone, i tre si sono trovati braccati e, appiccato il fuoco all'auto, si sono dileguati a piedi.

La nota dei carabinieri

PIU' CONTROLLI A CAUSA DELLE TRUFFE - L'Arma questa mattina, 16 dicembre, ha diramato una nota informativa sull'inseguimento e sugli arresti di ieri. Vi si legge che i controlli erano stati intensificati a seguito della recrudescenza di furti e truffe in abitazione, a danno di anziani ai quali i malviventi si presentavano come tutori dell’ordine con tanto di distintivi o come tecnici per utenze domestiche come quella del gas o altro e, carpita la fiducia dei malcapitati, si intrufolavano in casa facendo man bassa di denaro e preziosi. In più di una occasione era stata segnalata la presenza di una Ford focus di colore bianco nei pressi delle abitazioni visitate.

FORD SOSPETTA CON TARGA CLONATA - È stato così che ieri, 15 dicembre, una pattuglia del Radiomobile di Este, in via Magazza, ha intercettato la vettura ricercata. L’immediato controllo al terminale ha permesso di accertare in tempo reale che la targa corrispondeva ad un’altra autovettura di una marca e modello diversi e che quindi era clonata. Il veicolo, non fermatosi all’Alt imposto, si dava alla fuga ad altissima velocità in direzione di Lozzo Atestino.

L'INSEGUIMENTO E IL TUFFO DISPERATO - I carabinieri postisi all’inseguimento hanno tallonato i fuggitivi attraversando Ospedaletto Euganeo e Borgo Veneto fino all’argine del fiume Frassinelle. Nell’inseguimento, per disfarsi delle prove che potevano incastrarli, i criminali lanciavano dall’autovettura in corsa borsoni e zainetti, finiti nel canale. L’auto inseguita, non riuscendo a seminare i militari ha infine fermato la sua folle corsa, con il motore in fiamme, a Lozzo Atestino lungo l’argine del fiume. Qui i tre malviventi, precipitatisi fuori dal mezzo, hanno tentato un’ultima disperata fuga tuffandosi nel canale dove però sono stati raggiunti e arrestati.

I soldi e i travestimenti recuperati nei borsoni dei tre malfattori. Nel titolo il punto dell'argine dove la Ford (nel tondo) è stata incendiata e i tre si sono tuffati cercando di fuggire a nuoto

BORSONI LANCIATI NEL CANALE - Con il supporto dei militari del Radiomobile di Abano Terme e dei vigili del fuoco l’incendio del mezzo è stato domato, assicurata la messa in sicurezza della strada per i veicoli che vi circolavano e recuperati nel canale i borsoni lanciati nella fuga che contenevano sia il materiale usato per i malaffari che parte del provento della loro attività: un lampeggiante blu, una sirena bitonale, uno scanner con le frequenze delle forze dell’ordine, una casacca della polizia locale, una casacca da addetto controllo gas, bombolette di spray urticante, kit di lettere e numeri adesivi per alterare le targhe e due coltelli della lunghezza complessiva di cm. 15 circa, nonché la somma in contanti di 3.300 euro.

GLI ARRESTATI SONO PIEMONTESI - I tre arrestati: un 45enne di Cirié (TO), un 23enne di Asti e un 22 enne di Nichelino (TO), i primi due con specifici precedenti per reati contro il patrimonio, dovranno rispondere all’autorità giudiziaria di Rovigo di resistenza a pubblico ufficiale, possesso di armi e distintivi contraffatti. Sono tuttora in corso le indagini per individuare le ulteriori azioni delittuose in cui dovessero risultare coinvolti.

Ultimo aggiornamento: 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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