Pronte le dosi per vaccinare quattromila operatori della scuola nel Padovano

Martedì 16 Febbraio 2021 di Gabriele Pipia
Pronte le dosi per vaccinare quattromila operatori della scuola nel Padovano

PADOVA - Insegnanti, bidelli e impiegati amministrativi. In tutta la provincia di Padova sono oltre diciassettemila e l’Ulss Euganea ha appena ricevuto le dosi per vaccinarne subito quasi un quarto. Ieri è scattata la campagna di massa per gli ottantenni ma nella stessa mattinata il direttore generale Domenico Scibetta ha dato un annuncio altrettanto atteso: «Siamo pronti per cominciare con il personale scolastico. Lo faremo già entro la fine di questa settimana». Per la vaccinazione verranno utilizzate le forniture Astrazeneca, come previsto dal protocollo del governo.

L’obiettivo è quello di partire nella seconda metà di questa settimana. Ieri mattina si ipotizzava la data di giovedì, ma tutto dipenderà dalla velocità delle convocazioni che dovrebbero partire tra oggi e domani. Non è escluso che l’avvio slitti all’inizio della prossima settimana. 


I NUMERI
Ad essere coinvolti saranno tutti i tipi di istituti, dagli asili ai licei. In provincia di Padova si contano complessivamente 99 dirigenti scolastici, 3.726 addetti del personale Ata e 12.645 docenti. Di questi, 699 lavorano nelle scuole dell’infanzia, 4.570 alle elementari, 3.152 alle medie e 4.224 alle superiori. Totale: 16.926 lavoratori dei quali 11.826 sotto i 55 anni (il limite di età per il quale è consigliato l’utilizzo di Astrazeneca). A questi si aggiungono circa 1.600 dipendenti delle scuole paritarie. Spetta all’Ufficio scolastico provinciale inviare all’azienda sanitaria gli elenchi con nome, cognome e codice fiscale di ciascuno. Al provveditore è stata richiesta anche la lista basata sulla geografia dei vari distretti. 


«Noi siamo pronti e c’è massima collaborazione - assicura il provveditore Roberto Natale - Abbiamo già contattato anche il Ministero chiedendo istruzioni. Naturalmente sono favorevole a questa campagna vaccinale e non vediamo l’ora di cominciare. Poi tutti potranno lavorare ancor più tranquilli. Il rientro a scuola in presenza per gli istituti superiori sta procedendo bene, senza particolari criticità. Certo, la vaccinazione sarà un grande vantaggio e una grande opportunità per tutti». 


IL DIRETTORE
A dare le coordinate era stato il direttore generale Domenico Scibetta durante il sopralluogo di metà mattinata al Padiglione 6 della Fiera. «È una corsa contro il tempo, anche se continuo a ripetere che siamo una Ferrari da Formula Uno senza il carburante sufficiente. Dipende tutto dall’arrivo delle dosi, purtroppo la campagna vaccinale va avanti con una velocità diversa rispetto a quella che vorremmo. Per quanto riguarda il personale scolastico, prenderemo in esame tutti gli aventi diritto. Sono arrivate 8.500 dosi di Astrazeneca: tenendo conto che vanno divise per due in modo da garantire a tutti anche il richiamo 21 giorni dopo, ecco che oggi abbiamo una potenzialità per vaccinare poco più di 4.200 persone».


Scibetta ne approfitta anche per sottolineare come «la campagna per gli anziani sta procedendo in modo molto ordinato e devo dire grazie anche al personale della Croce Rossa. Sta svolgendo un ruolo preziosissimo». 


L’intenzione è di coinvolgere, nelle prossime fasi, anche i medici di famiglia: «Hanno avuto un ruolo importantissimo anche nella vaccinazione antinfluenzale. Collaboreranno con noi per la vaccinazione di massa e per vaccinare tutte le categorie più fragili che noi non possiamo raggiungere a domicilio». E i farmacisti, che si sono detti pronti a mettersi in pista? «Non mi risultano accordi con le farmacie, accordi che comunque vengono fatti dalla Regione». 


LE PRIORITÁ
Parla della campagna di massa anche il prefetto Renato Franceschelli, premettendo che «io se potessi mi vaccinerei domani mattina. Su Astrazeneca sento dire tante cose ma mi fido di chi parla con i dati di fatto, non giusto per parlare. Intanto bisogna dare atto ai Comuni e all’Ulss di avere messo in piedi delle ottime strutture. Per quel che riguarda le scuole mi auguro che l’adesione tra il personale sia alta: sono convinto che chi fa certi servizi non possa rifiutare. Intanto stiamo raccogliendo anche i numeri per le forze dell’ordine, un’altra categoria che dovrebbe partire a breve con la vaccinazione. Saranno coinvolti anche medici e infermieri interni. L’importante sarà avere le dosi».

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