Padova. L'insegnante perseguitata: «Ha avuto il coraggio di dare fuoco all'auto con il seggiolino»

Due le auto bruciate e si pensa che il motivo possa essere la gelosia di una donna che ha avuto una relazione con il marito della professoressa in passato

Venerdì 21 Ottobre 2022 di Marco Aldighieri
La docente insegna alla scuola media Briosco

PADOVA - Una professoressa di matematica della media Briosco, insieme alla sua famiglia, sta vivendo un incubo senza fine. È sotto attacco di una donna, una piromane, che per due volte da agosto ad oggi ha dato fuoco prima all'auto del suo compagno e poi alla sua. La Procura sul caso ha aperto un fascicolo e il pubblico ministero Giorgio Falcone, titolare delle indagini, ha iscritto nel registro degli indagati appunto una donna per i reati di incendio doloso, atti persecutori e danneggiamento. «Io e la mia famiglia - ha raccontato - siamo perseguitati da atti di vandalismo via via di intensità crescente a partire dal 1 novembre 2020.

Il rogo della prima autovettura, una Wolkswagen Caddy di proprietà del mio compagno, è avvenuto il 12 agosto di quest'anno alle 22.15 circa. Il rogo della seconda autovettura, una Fiat Multipla di mia proprietà, è avvenuto nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 ottobre, precisamente il 10 ottobre alle 23.45 circa».

E ancora: «Che la persona autrice di tali violenze abbia avuto il coraggio di appiccare il fuoco ad una macchina con un seggiolino e i giochi di un neonato al suo interno rende tutto ancora più doloroso». Infine l'insegnante si augura che tutto questo finisca il prima possibile. «Speriamo vivamente - ha terminato - che venga dato presto un nome al colpevole e che venga fatta giustizia affinché la sensazione di pericolo in cui viviamo io, il mio compagno e i nostri 7 figli minorenni possa lasciare posto al sollievo per la fine di un incubo a cui siamo sottoposti da due anni». In entrambi gli incendi i carabinieri della stazione di Padova principale, che stanno indagando sul caso, hanno visionato le immagini registrate da alcune telecamere della videosorveglianza installate nella zona e sono stati sentiti alcuni residenti che hanno visto i veicoli avvolti dalle fiamme. Inoltre i carabinieri del Ris hanno raccolto pezzi di carrozzeria e altro materiale per riuscire a dimostrare con certezza il dolo. Intanto gli inquirenti sono sempre più convinti che il movente sia passionale. L'indagata avrebbe agito perchè rosa dalla gelosia nei confronti della professoressa. Motivo del contendere sarebbe il compagno della docente di matematica, che in passato avrebbe avuto una relazione sentimentale con chi ha innescato gli incendi sulle due auto posteggiate.

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