Mihaela sussurra: «Voglio incontrare
il camionista che mi ha salvata»

Venerdì 9 Maggio 2014 di Cesare Arcolini
I mezzi coinvolti nel terribile incidente
3

PADOVA - L'unica superstite della tragedia dell'altra notte in A4 costata la vita a tre persone di nazionalità rumena morte carbonizzate, si chiama Mihaela Albinaru di 35 anni e, con il compagno anch'egli romeno Ionut Margarint, muratore, di dieci anni più giovane, vivevano da qualche tempo a Noventa Padovana in via Oltrebrenta 29.

Lei lavora come inserviente all'hotel Paradiso, poco distante.

Un palazzone proprio al confine con il veneziano dove abitano quasi molti stranieri dell'est europeo e nordafricani. Ieri pomeriggio la notizia della tragedia si è sparsa in quartiere. Al vicino bar Pit Stop in tanti conoscono la coppia.

Tanti occhi lucidi al pensiero di quanto è accaduto, ma anche un minimo di sollievo dettato dal fatto che almeno Mihaela si è salvata. La donna dopo essere rimasta tutto il giorno in ospedale a Padova in osservazione, in serata è stata dimessa. È sotto choc dopo quanto le è capitato. «Voglio incontrare il camionista che mi ha salvato», continuava a ripetere la donna ieri alle persone che l'hanno assistita durante le medicazione e gli esami clinici.

Secondo la ricostruzione della polizia stradale e le testimonianze, l'autista del camion della ditta Tnt di Torino di origini senegalesi W. T. di 52 anni che ha investito la Mazda su cui viaggiavano le vittime è riuscito, prima che l'auto andasse a fuoco, a estrarre Mihaela, in stato semi incosciente, dalle lamiere.

Il dolore per la morte del suo compagno e delle amiche che sedevano nei sedili posteriori è enorme. Un'esperienza drammatica e purtroppo indelebile che difficilmente riuscirà a dimenticare.

Ultimo aggiornamento: 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci