Incidente mortale a Legnaro. Droga, alcol e l'Audi A6 sparata a 170 km all’ora: morirono tre persone

Giovedì 27 Aprile 2023
L'Audi distrutta di Eduard Ndoj

LEGNARO -  Strafatto di alcol e di cocaina ha spinto la sua Audi A6 fino a 170 chilometri orari, quando in via Romea il limite massimo consentito è di 90 chilometri orari. Così l’auto di Eduard Ndoj, albanese di 45 anni, si è trasformata in un proiettile e quando, la notte del 16 gennaio di quest’anno, si è schiantata contro la spalletta in cemento di un ponticello è andata in mille mezzi. Sono morti sul colpo lo straniero alla guida e i due passeggeri: Diego Rampazzo di 46 anni e Martina Pagnin anche lei di 46 anni. 


Il pubblico ministero Roberto D’Angelo, titolare delle indagini, aveva ordinato l’autopsia sul corpo di Ndoj con annessi esami tossicologici, e aveva poi chiesto di ricostruire la dinamica dell’incidente. Il medico legale Rossella Snenghi ha accertato la causa del decesso del 45enne, avvenuta per un politraumatismo toracico seguito dalla rottura della aorta. Ma ha anche trovato, nel sangue e nello stomaco dell’albanese, tracce di alcol e di cocaina. Il consulente tecnico per la Procura, l’ingegnere Emanuele Zuin, ha invece appurato a quanto stava procedendo la Audi A6: esattamente a 170 chilometri orari su una superficie stradale resa liscia dalla pioggia.


Incidente mortale


L’auto lanciata ad altissima velocità sul rettilineo della statale Piovese (in quel tratto si chiama via Romea), ha sbandato, ha sbattuto contro la spalletta in cemento di un ponticello sul fosso e si è rovesciata. Alla guida c’era Eduard Ndoj, autotrasportatore residente a Pontelongo. A bordo anche una coppia: Diego Rampazzo, dipintore di Sant’Angelo di Piove di Sacco, e Martina Pagnin di Legnaro, addetta alle pulizie.

Rampazzo aveva un figlio di sedici anni, Pagnin era appena diventata nonna. A chiamare i soccorsi sono stati gli amici a bordo di un’altra vettura che percorreva la stessa strada: immediato l’intervento del Suem e dei vigili del fuoco ma non c’era già più nulla da fare. I due uomini e la donna sono morti tutti e tre sul colpo. L’urto è stato talmente forte che il conducente è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, mentre i due fidanzati sono rimasti intrappolati all’interno e per i pompieri non è stato affatto semplice estrarre i loro corpi senza vita. Le operazioni sono terminate solo dopo le quattro del mattino.


Il video 


Al volante in autostrada con la sigaretta in mano mentre una persona sul sedile passeggero filmava tutto, prima Eduard e poi il tachimetro. Centotrenta, centosessanta, centottanta, duecento.  A questo punto ha tremato pure il telefono cellulare. Più la fotocamera zoomava e più si percepiva quando il conducente dell’Audi A6, protagonista del tragico schianto di Legnaro, amasse l’alta velocità.  Il video è stato pubblicato il giorno di Natale dell’anno scorso, ma le pagine Facebook e Instagram del quarantacinquenne Ndoj erano piene di altre foto e filmati che lo raccontavano. Amava la sua auto (davanti alla quale si faceva fotografare fiero) e amava soprattutto premere sul pedale dell’acceleratore.  Quella notte l’impatto è stato talmente violento, che uno specchietto della Audi A6 si è impennato come un proiettile impazzito per poi conficcarsi nella finestra al secondo piano della casa dove vivono un’anziana e la sua badante. 

Ultimo aggiornamento: 13:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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