Il consigliere coinvolto nell'incidente a San Giorgio in Bosco che ha ucciso Nalon: «Potevo morire»

Fabio Miotti parla dal letto dell'ospedale dove è ricoverato Ha un polmone colpito, la rottura del setto nasale e contusioni

Venerdì 14 Ottobre 2022 di Michelangelo Cecchetto
Fabio Miotti è rimasto ferito nell'incidente che ha ucciso Alessandro Nalon

SAN GIORGIO IN BOSCO - «Non avessi avuto quella macchina non so cosa sarebbe potuto succedermi. Per fortuna non c'erano con me mia moglie e mia figlia di due anni e mezzo. L'altra auto me la sono trovata di fronte all'improvviso, andavo piano essendo a 150 metri da casa. Non ci fossi stato io, il veicolo sarebbe finito nel giardino di una casa. Ho saputo solo nella tarda serata della morte di Alessandro Nalon che non conoscevo. Avevo capito che stava male, ma non pensavo che l'incidente potesse avere questo esito. Prego per lui ed i suoi famigliari, mi dispiace moltissimo». Parla comprensibilmente a fatica, dal letto della divisione di ortopedia dell'ospedale di Cittadella, Fabio Miotti, 34 anni, persona nota per l'impegno amministrativo in Comune a San Giorgio in Bosco dove ora siede in minoranza e nel Consiglio provinciale.

Mercoledì alle 19,45, stava rientrando a casa a Sant'Anna Morosina di San Giorgio in Bosco, sulla Strada Provinciale 58d del Ghebo sul tratto piazza XXIV Aprile via Morosini, quando la sua Nissan Qashqai è stata centrata frontalmente da una Fiat Tipo che ha invaso la sua carreggiata. Morto dopo pochi minuti durante i soccorsi dei sanitari, il conducente Alessandro Nalon, 41 anni di Villa del Conte, tecnico montatore meccanico alla Camec di Cittadella. L'amico seduto al suo fianco, A.S., 51 anni, abitante a San Giorgio in Bosco, ha riportato la frattura del bacino e a un piede e poi botte e contusioni.

Come sta Miotti

È ricoverato nello stesso reparto del consigliere la cui cartella clinica indica uno sversamento toracico, una contusione leggera ad un polmone, un trauma facciale con la rottura del setto nasale in più punti, colpo di frusta, contusione ad un piede ed in altre parti del corpo ed escoriazioni. Oggi nuovi esami clinici e poi la prognosi definitiva che certamente sarà di alcune settimane. Molto dolorante, ma salvo, come l'altro ferito. Ripercorre quello che è stato veramente un istante. «Stavo rientrando a casa con la spesa per cena - spiega - la velocità era moderata, meno di 50 chilometri orari. La strada compie un accenno di curva, ho il ricordo dell'auto che arriva a forte velocità, ma non rimane nella sua carreggiata, viene contro di me. Un impatto violentissimo. La porta non si apriva bene, ma sono riuscito a scendere d'istinto. Avevo il fiato corto, ho visto il conducente nell'altra auto. Mi sono seduto sul marciapiede, poi mi hanno fatto stendere». In poco tempo sono arrivate tre ambulanze. I primi soccorritori sono andati subito da Alessandro. «Ho sentito che era grave, ma non avrei mai pensato morisse. Non ho potuto fare nulla per evitarlo e in quella situazione anche lui - ripete Miotti - L'auto è venuta dritta, ha tagliato la curva». Miotti, hanno indicato gli esami, era alla guida senza nessuna alterazione. I rilievi di legge sono stati eseguiti dai carabinieri dell'Aliquota radiomobile della compagnia di Cittadella. La magistratura ha aperto una inchiesta per omicidio stradale disponendo l'autopsia e l'esame tossicologico. Lungo la strada c'è una telecamera. Ha ripreso la Fiat Tipo che sbanda leggermente, lo conferma anche un testimone oculare, non ci sono però le immagini del momento dell'impatto. Verranno nominati dei periti per le valutazioni tecnico-dinamiche. I mezzi sono sotto sequestro.

Il pericolo

Il gravissimo incidente riporta l'attenzione sulla forte velocità dei veicoli su quel tratto di Provinciale. Un residente mostra la missiva inviata nell'estate 2020 a Provincia e Comune di San Giorgio in Bosco segnalando il problema anche nella vicina via Monte Grappa, chiedendo interventi adeguati. «Nella primavera 2021 l'Amministrazione ha posizionato gli attraversamenti pedonali rialzati, purtroppo sono troppo bassi per dissuadere molti dal superare i limiti in centro. Le amministrazioni precedenti non si sono mosse, l'attuale di Nicola Pettenuzzo sì, anche se dopo la segnalazione. La situazione è ben conosciuta da tempo».
«Ci sarà tutto il tempo per capire come migliorare la sicurezza - dice Fabio Miotti - rispetto e preghiere per la vittima, la nostra comunità si è stretta alla sua famiglia».

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