L'infanzia spezzata, la rinascita in una nuova famiglia, lo schianto mortale: la vita di Paolo si ferma a 28 anni

Domenica 16 Ottobre 2022 di Marina Lucchin
Paolo Figna
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PIOVE DI SACCO - Si era trasferito a Verona ancora da bambino, ma tanti ancora ricordano Paolo Figna, che l'altra venerdì pomeriggio è morto a 28 anni a seguito a uno schianto a Verona mentre era in sella alla sua motocicletta. La cugina Laura Ravaro che vive a Cavarzere lo ricorda con commozione: «Tutte le parole del mondo non basteranno a riportarlo indietro e non basteranno a recuperare gli anni passati lontani».

LO SCHIANTO
L'auto e la motocicletta viaggiavano in direzioni opposte in via Palazzina a Verona. La macchina ha invaso l'altra corsia per voltare in via Romagna e taglia la strada alla moto di Paolo, che si schianta violentemente contro la portiera della vettura. È morto sul colpo il 28enne, originario da Piove di Sacco, adottato da bimbo da una famiglia di Verona. È questa la prima ricostruzione fornita dalla polizia locale dell'incidente stradale avvenuto venerdì pomeriggio, intorno alle 17.45. Il motociclista è stato soccorso prima da un medico residente nelle vicinanze e in seguito dagli operatori del 118, arrivati rapidamente con un'auto medica e un'ambulanza. Tutti i tentativi di rianimazione, però, non sono andati a buon fine e Paolo Figna è stato dichiarato deceduto.
Il giovane era in sella alla sua moto Honda e procedeva in via Palazzina sulla corsia proveniente dalla città.

Dall'altra parte proveniva una Citroen guidata da un ultraottantenne. Ad un incrocio, l'auto ha svoltato verso via Romagna invadendo la corsia opposta. Il motociclista non ha potuto evitare il forte impatto. Alle operazioni di soccorso ha fornito assistenza la polizia locale di Verona: gli agenti hanno eseguito i rilievi e ascoltato i testimoni per ricostruire la dinamica dello scontro.

IL DOLORE
A ricordare Paolo è la cugina, anche lei originaria di Piove di Sacco e in seguito trasferitasi a Cavarzere: «E poi realizzi che non hai più il tempo per ritrovarsi con chi anni fa ti è stato strappato dal cuore, realizzi che non potrai più avere la possibilità di riabbracciarlo e dirgli che non lo hai mai dimenticato un solo istante, e che ricordi tutto di lui, dei suoi fratellini. Paolino dolce tu non sai quanto avrei voluto conoscere l'uomo che eri diventato grazie all'amore incondizionato che ti hanno donato quelle meravigliose persone che si sono prese cura di te e di tua sorella, persone a cui devo solo dire grazie di cuore per ogni singolo istante che vi hanno fatto conoscere cosa vuol dire essere voluti, rispettati e adorati».
 

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