Padova. Inchiesta stadio Euganeo. Quali sono i prossimi passi dopo via libera Anac: dal dissequestro al nuovo bando

Gerotto: «Il nuovo codice dei contratti che è in redazione, tiene conto nelle prime pagine di un concetto base su tutti: l'opera deve essere finita»

Venerdì 20 Gennaio 2023 di Mauro Giacon
Nuovo bando per la curva sud

PADOVA - È Leonardo Arnau, presidente dell'Ordine degli avvocati e difensore del Comune a illustrare la posizione dell'amministrazione che punta ad un nuovo bando visto che nulla osta per l'Anac perché i magistrati si pronuncino sul dissequestro del cantiere. «L'Anac in pratica conferma la bontà dell'operato dell'amministrazione comunale e dà il via libera alla rescissione del contratto d'appalto sottoscritto con la società Esteel» commenta Arnau. «Ha confermato di aderire alla richiesta avanzata dal Comune il 18 novembre scorso, finalizzata ad avvalersi della clausola risolutiva prevista dal contratto di appalto dei lavori di riqualificazione dello stadio Euganeo». Dichiarando che l'appalto non è da commissariare. Dunque «il Comune può procedere alla formale risoluzione del contratto con l'impresa aggiudicataria, una volta definito lo stato di consistenza dell'opera e completarla con altro soggetto esecutore, provvedendo alla indizione di una nuova gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori mancanti». In pratica un nuovo bando è alle porte. La decisione è stata assunta dopo l'audizione a Roma nella sede di Anac, dello stesso Arnau in rappresentanza del Comune. Secondo l'Anac, non ci sono le condizioni perchè la Esteel continui i lavori per tutte le carenze organizzative dimostrare. «Viene così valorizzata e confermata la bontà dell'operato dell'amministrazione comunale che, avuta conoscenza delle contestazioni mosse alle persone sottoposte alle indagini dalla Procura di Padova, con applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio, oltre che quella del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione ai titolari delle imprese coinvolte, aveva immediatamente attivato la previsione dell'articolo 17 comma 12 del contratto d'appalto, il quale prevede espressamente che la stazione appaltante si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa all'articolo 1456 del codice civile».
«L'amministrazione è ora al lavoro perché il cantiere per l'esecuzione delle opere pubbliche dello stadio Euganeo possa essere riattivato, di concerto con l'autorità giudiziaria».

E questo riguarda appunto la concreta possibilità di dissequestro.

I costruttori

«Sono contento di questo sviluppo perchè vede, sono stato proprio l'altro giorno a Roma con il presidente dei Costruttori e dell'Anac all'incontro con il ministro Salvini. Il nuovo codice dei contratti che è in redazione, tiene conto nelle prime pagine di un concetto base su tutti: l'opera deve essere finita. Quindi qualsiasi giudice, quando sarà applicato, potrà guardare ai propri provvedimenti con una logica di pensiero già tracciata». Questo il commento del presidente dei Costruttori, Alessandro Gerotto, sulla posizione dell'Anac. E continua: «Analogamente si dovranno formare le stazioni appaltanti, ovvero i dirigenti degli enti pubblici che fanno le gare e questo dovrà essere il primo obiettivo. Anche il caso di Padova è stato portato come esempio. Dopo i provvedimenti giudiziari infatti il Comune ha potuto stracciare il contratto anche grazie al Protocollo di legalità fra Comune e Prefettura che prevede la risoluzione a fronte di interdittive da parte dei magistrati ai legali rappresentanti. Nel caso di una nuova gara però sarà complicato procedere. «Non per i lavori da terminare che sono pochi anche se si dovrà fare un esame approfondito dell'eseguito e di che cosa resta da fare. Ma per le procedure. Va fatta un'analisi dello stato di fatto che occuperà molto tempo. Ad esempio: che tipo di cemento è stato usato? Occorrerà una perizia e che la ditta che vince ne prenda atto e non è un gioco, anche perchè i lavori sono fermi da mesi e ora il materiale è sotto la pioggia». Parteciperanno anche ditte padovane? «Io me lo auguro e spero di sì. In ogni caso noi come Costruttori siamo pronti a dare tutta la nostra esperienza per non vivere di nuovo uno scellerato sistema». 

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