Padova, auto di una prof distrutta in un incendio. Caccia ai piromani, potrebbe essere una vendetta

Forse si tratta di ex studenti, gli inquirenti guarderanno i filmati delle telecamere per individuare i responsabili

Giovedì 13 Ottobre 2022 di Marina Lucchin, Luisa Morbiato
La scuola Briosco dove insegna la vittima
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PADOVA - Una “prof” nel mirino a Padova e nel quartiere scatta l’allarme sicurezza. Due scoppi intorno alla mezzanotte tra domenica e lunedì hanno svegliato mezza Arcella. E poi il fuoco, il fumo, le scintille e i residenti scesi in strada per vedere cosa stava succedendo. In via San Bellino, a due passi dalla chiesa del rione, un’auto è stata completamente bruciata da un rogo che ha danneggiato anche un’altra macchina. I vigili del fuoco hanno ben presto capito che si trattava di un incendio doloso e sul posto sono arrivati anche i carabinieri che hanno iniziato a indagare: l’ipotesi è che si tratti di un gesto intimidatorio nei confronti di una professoressa che abita nei dintorni e lavora nelle vicine scuole medie Briosco di via Lippi. A indirizzare gli investigatori su questa strada, non solo la matrice dolosa dell’incendio: già l’anno scorso, infatti, qualcuno aveva provato a dare fuoco alla macchina della “prof”. Senza contare, poi, le numerose scritte offensive nei suoi confronti comparse sui muri della scuola, fatte velocemente coprire con una nuova mano di vernice bianca dalla preside.

Una serie di indizi che porta facilmente a pensare che l’insegnante sia finita nel mirino di qualcuno che ha quasi sicuramente a che fare con il mondo della scuola, magari alunni o ex alunni delle medie che l’hanno avuta come professoressa negli anni passati.

Una sorta di vendetta

La donna, infatti, ha la nomea di essere un’insegnante particolarmente rigida. E questo potrebbe aver solleticato la “vendetta” di qualche studente, scottato da qualche insufficienza. Vista la giovane età degli alunni che frequentano le medie, si pensa che a dar fuoco all’auto dell’insegnante possa essere qualche ragazzo più grande, già uscito dalla Briosco. D’altro canto è noto che nel rione c’è un gruppo di giovani vandali che da tempo combina qualche dispetto o “marachella”, anche se di natura ben men meno pericolosa del rogo di un’auto. L’allarme è scattato intorno alla mezzanotte tra domenica e lunedì. Nel rione, ormai, non c’era in giro quasi nessuno. Tutti i residenti nelle palazzine che si affacciano a via San Bellino si stavano infilando sotto le coperte, pronti al riposo prima dell’inizio di una nuova estenuante settimana di lavoro, quando il silenzio della notte è stato rotto da due scoppi fragorosi, uno dietro l’altro. Molti si sono affacciati da terrazzi e balconi ritrovandosi davanti l’auto ormai avvolta dalle fiamme. A esplodere, probabilmente, gli pneumatici. È scattata subito la chiamata al 115 e i pompieri sono arrivati di corsa con l’autobotte. Nel tentativo di contenere l’incendio, che stava ormai intaccando anche un’altra auto, parcheggiata dietro a quella della professoressa, a ridosso di un’aiuola spartitraffico, i pompieri hanno sparato acqua e schiuma, che hanno invaso tutta la strada. «Era tutto allagato - racconta una residente di via San Bellino - c’erano acqua e schiuma ovunque. E quando hanno spento l’incendio, di quell’auto si vedeva solo lo scheletro. Non è rimasto nulla». A riprendere quanto accaduto sono state le telecamere di videosorveglianza di un vicino negozio che hanno immortalato proprio quella porzione di strada dove era in sosta l’auto della vittima. Le immagini, di cui sono già in possesso i carabinieri, potrebbero svelare anche l’identità dei piromani: è già caccia all’uomo. Si scava anche nella vita della vittima, per cercare di capire chi potrebbe avercela con lei così tanto da arrivare a provocarle un danno così ingente. Nel quartiere intanto sale la preoccupazione per un atto intimidatorio tanto grave. Più di qualcuno - assicurano dal rione - fatica a chiudere occhio dall’altra sera.

Ultimo aggiornamento: 19:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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