Buco da 800mila euro nell'Agenzia di formazione, Iles Braghetto accusato di bancarotta

Venerdì 15 Gennaio 2021 di Luca Ingegneri
Iles Braghetto
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Bancarotta documentale e per distrazione. Sono le accuse mosse a vario titolo dalla Procura nei confronti dell'ex europarlamentare, assessore regionale e vicesindaco a Palazzo Moroni Iles Braghetto, 67enne docente padovano, e dell'amico Marco Spiandorello, 54 anni, anch'egli residente in città.

Dopo una lunghissima e brillante carriera politica, nelle fila della Democrazia Cristiana e successivamente dell'Udc, Braghetto aveva scelto di investire nel campo della formazione professionale. Purtroppo è incappato in una serie di disavventure. Come quella per cui è chiamato a rispondere di due imputazioni di bancarotta. Si tratta del crac dell'associazione Agenzia Formazione Lavoro, con sede in città, in via Foscolo, dichiarata fallita dal tribunale il 17 marzo 2016. Organizzava e gestiva, sia in proprio che per conto terzi, i corsi di formazione in vari settori, ed in particolare quelli riservati ad estetiste e parrucchiere, frequentati da molte ragazze.

I rilievi dei curatori fallimentari Michele Antonucci e Giovanni Bottecchia, assistiti dall'avvocato Luca Voltan, e le successive indagini condotte dalla Guardia di finanza hanno disegnato precise responsabilità a carico di Braghetto, presidente e legale rappresentante della società, e di Spiandorello, amministratore di fatto. I due sono accusati di aver fatto sparire i libri contabili dell'associazione complicando il lavoro di ricostruzione del patrimonio e del giro d'affari, e causando inevitabilmente un danno ai creditori. Braghetto e Spiandorello sono accusati di una serie di operazioni distrattive di beni e somme di denaro che la Guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Roberto D'Angelo, ha quantificato in oltre ottocentomila euro. Le cifre più rilevanti sono rappresentate dai due pagamenti, per complessivi 250mila euro, effettuati tra il dicembre 2008 e l'agosto 2011 da Agenzia Formazione Lavoro alla ditta individuale Krasotka, amministrata da Iana Postolachi, e giustificati da fatture per operazioni inesistenti. Vengono poi contestati ai due amministratori una serie di pagamenti indebiti alla società Challenger Srl (58.400 euro), a Eurotech (56mila euro), alla ditta Carpenteria Padovana (90mila euro) e alla ditta Tuttofare (30mila euro). Sarebbero stati frutto di distrazione ulteriori 131mila euro di spese sostenute per iniziative commerciali e promozionali all'estero, realizzate da Ics Consulenze Internazionali Srl e Tourconsult. Spiandorello ha ottenuto il giudizio abbreviato mentre Braghetto ha preferito non avvalersi di riti alternativi. Il gup Elena Lazzarin ha disposto una perizia tecnico contabile sui bilanci societari. L'incarico verrà assegnato il prossimo 12 febbraio.
 

Ultimo aggiornamento: 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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