Il memoriale di Freddy: «Quella volta che Isabella mi beffò col viaggio in Egitto»

Martedì 16 Maggio 2017 di Marco Aldighieri
Il memoriale di Freddy: «Quella volta che Isabella mi beffò col viaggio in Egitto»
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PADOVA - La prima udienza del processo, in rito abbreviato, ai fratelli Freddy e Debora Sorgato, e alla tabaccaia veneziana Manuela Cacco, per l’omicidio di Isabella Noventa, si era aperta con un colpo di scena. Lo scorso martedì Freddy, il ballerino di Noventa, ha rotto il silenzio consegnando al Gup Tecla Cesaro il suo memoriale difensivo in 5 pagine in un italiano approssimativo e sgrammaticato. Una lettera dove Freddy racconta il suo rapporto con Isabella e quanto è avvenuto nella sua villa la sera tra il 15 e il 16 gennaio dell’anno scorso.

«Ho conosciuto Isabella nel 2013 in una scuola di ballo e da subito si è evidenziata una forte simpatia da parte di entrambi...Tra di noi vi è sempre stato un ottimo rapporto...». Ma poi qualcosa si è rotto e, secondo il ballerino, la causa è stata la troppa gelosia di lei. «...Fino a quando non è emersa in spiacevoli battibecchi...che non giovavano affatto alla continuazione del nostro rapporto...Fino alla fatale conclusione di un parziale scioglimento». Ma Freddy ha cercato di recuperare la relazione. «...Nelle proposte vi era anche un viaggio, decidemmo per l’Egitto...Purtroppo in quell’occasione lei si presentò all’aeroporto di Verona insieme a una  amica che prese il mio posto sottraendo all’agenzia prenotazioni in modo sinistro. La scusa fu stata (testuale, ndr) che voleva un momento di riflessione per decidere se continuare o meno con me...Pretendevo il rimborso del mio viaggio ma la risposta fu No e così mi apprestai a indagare per recuperare il maltolto...».

E qui, a pagina 2 del memoriale, Freddy  inizia a descrivere Isabella come una donna cambiata

 

Ultimo aggiornamento: 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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