Sempre più ospiti negli hotel a 4 stelle. Aumentano le richieste per le stanze di fascia alta

Domenica 28 Maggio 2023 di Nicoletta Cozza
Sempre più ospiti negli hotel a 4 stelle

PADOVA - Bastano tre dati a delineare il quadro.

Nel primo trimestre del 2023 la tassa di soggiorno ha portato nelle casse comunali 495.384 euro, mentre nello stesso periodo del 2022 il totale era stato di 313.453 e nel 2019, l'anno d'oro, si era arrivati a 479.721. L'ultimo report sui pernottamenti in città, dunque, conferma il trend positivo iniziato 12 mesi fa, con il segno più sulle presenze nelle strutture ricettive di ogni tipologia. Numeri, peraltro, confermati dall'analisi delle celle telefoniche effettuata da ApsHolding. A fare un bilancio a meno di due anni dalla proclamazione dell'Urbs Picta patrimonio Unesco è stato ieri Andrea Colasio, assessore alla Cultura, che ha anticipato l'obiettivo di arrivare a 2 milioni di presenze entro la fine del mandato della giunta Giordani, per raggiungere il quale verrà avviata una campagna di promozione che coinvolgerà pure l'Università, attraverso la valorizzazione dei musei, scientifici e non, meno conosciuti.


I PARTICOLARI
Gli alberghi a 3 stelle, che sono tra i principali vettori di utenti, nel primo trimestre 2019 hanno avuto 71.892 pernottamenti certificati dall'Ufficio tributi, nel 2022 sono stati 59.918 e 79.042 nel 2023, a significare che rispetto all'anno scorso sono arrivate 19.124 persone in più, con un incremento del 24%, e, se il confronto è con l'anno-record del 2019, le unità in più sono 7.150 (+9,9%). I turisti dormono prevalentemente negli hotel a 4 stelle: nel 2019 se ne sono contati 95.105, nel 2022 51.590 e nel 2023 91.487, con un'impennata di 39.897 presenze quest'anno sullo scorso (+77,3%), ma c'è una flessione rispetto al 2019 del 3,8%, compensata da altre voci, in primis il dato generale. Per quanto riguarda le new case per vacanze, a fronte dei 7.575 clienti del 2019 e dei 7.250 del 2022, nel 2023 si è arrivati a 11.426, con un rialzo del 57,6% quest'anno sul precedente, e del 50% rispetto al 2019.
«Non solo tiene il turismo di fascia alta ha spiegato Colasio ma cresce quello delle case vacanze, a significare che vengono a Padova numerose famiglie. E infatti la voce "new locazioni turistiche" esplicita il ragionamento, in quanto nel 2019 i pernottamenti erano 21.526, nel 2022 erano 19.933, saliti nel 2023 a 35.891: +80% paragonando quest'anno con il 2022 e addirittura +66,7% rispetto al 2019, da 21.526 a 35.891, con 14.365 arrivi in più. Poi sono impressionanti i risultati degli alberghi a 4 stelle, che tra il 2022 e il 2023 hanno raddoppiato i pernottamenti, da 50 a 100mila, a sancire che a Padova prevale il turismo di fascia alta. Ma pure le percentuali di crescita dei 3 stelle sono buone».


LE VALUTAZIONI
Alla luce dei numeri, quindi, l'assessore ha annotato: «Rispetto al primo trimestre 2022 che era "debole", quest'anno gennaio, febbraio e marzo si sono dimostrati mesi ottimi, come dice il dato generale sui pernottamenti complessivi: siamo passati dai 149.015 del 2022 ai 231.126 del 2023 (+82,11%), con un valore maggiore del 55,1%. E se compariamo i numeri totali del 2023 con quelli del 2019 risulta che c'è un incremento del 7,6%, in quanto le persone che hanno dormito a Padova sono 16.243 in più. Per il Comune i ricavi dalla tassa di soggiorno sono saliti del 58% quest'anno sul precedente, e del 3,2% sul 2019. Nel trimestre iniziale 2023, pertanto, abbiamo superato sia i pernottamenti che gli introiti, in modo esponenziale rispetto al 2022. Girando per Padova in questi giorni si vedono moltissime comitive, come a Verona un decennio fa, e numerose scolaresche, in particolare davanti al Museo Eremitani».


«I dati sono oggettivi ha proseguito Colasio in quanto legati alla tassa di soggiorno e interessanti perché ci dicono che siamo riusciti a far sì che nelle nostre casse ci siano maggiori risorse, con un trend che dimostra che il messaggio di "Padova meta turistica" è giunto a pubblici molto diversi: fasce alte, medie e famiglie che vanno nelle case per le vacanze con una progressione spaventosa. La nostra città si è lasciata alle spalle il Covid e sta veleggiando quest'anno, azzardo la scommessa, verso un 1,7 milioni di turisti, con 125mila presenze in più sul 2019 e con la prospettiva di raggiungere quota 2 milioni di presenze entro il quadriennio. Hanno premiato la politica delle grandi mostre, ma anche il sistema museale che nel 2023 ha superato i 650mila ingressi, con un tasso di occupazione del 60% nei prossimi 60 giorni e con la cappella degli Scrovegni che in estate sarà full, fasce serali comprese. E poi l'Urbs Picta fa la parte del leone. Ora punteremo sulla "città della Scienza", sulla Padova card che venda altri prodotti compresi i musei di nicchia, come quello del Precinema Minici Zotti del Risorgimento, e scientifici dell'Università. Li metteremo in rete collaborando con l'ateneo, depositario di un brand enorme».

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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