Nasce a Padova la prima accademia italiana di hacker: ecco gli 007 del web

Venerdì 27 Agosto 2021 di Luisa Morbiato
I nuovi hacker buoni

PADOVA - Nata a Padova la prima accademia italiana di cybersecurity: a breve 25 hacker buoni saranno pronti a difendere imprese ed enti pubblici dalle incursioni informatiche, una priorità sempre più importante anche alla luce dei recenti attacchi dei pirati informatici avvenuti in Italia.

Il progetto vede la partecipazione di Fòrema, ente di formazione di Assindustria Venetocentro, Corvallis e Swascan.

IL PROGETTO
«Sono molto orgoglioso di presentare questo progetto fondamentale per il Paese, partito 2 anni fa e ora arrivato alla formalizzazione ufficiale, perché al di là dei casi eclatanti come quello della Regione Lazio, tutte le aziende di ogni dimensione sono sotto costante minaccia - spiega il direttore generale di Forema, Matteo Sinigaglia - La pandemia ha acuito l'attività criminale, ampliando la vulnerabilità delle aziende grazie all'aumento dello smart working, che va sempre denunciata anche se ancora molte non la percepiscono come reato. Solo lo scorso anno si è registrato un aumento del 12%, considerando gli ultimi anni si arriva al 66.

L'ACCADEMIA
L'accademia, che avrà sede alla Corvallis di Padova, formerà hacker buoni che possano contrastare le incursioni di quelli cattivi. Il percorso di alta formazione sulla sicurezza informatica vede attualmente la partecipazione di 25 tecnici della cyber-security. Tutti giovani sotto i 30 anni che da 2 anni si occupano a tempo pieno di sicurezza informatica e infrastrutture tecnologiche, frequentando il primo corso Its residenziale d'Information Technology. Diplomati a luglio scorso, completeranno quindi a breve la loro formazione, attraverso l'ultimo step: una Summer School con cui diventeranno Cyber-security manager. Visto il successo del percorso formativo Its sviluppato in via sperimentale negli ultimi 2 anni, si è deciso di trasformarlo dal 2022 in una vera accademia di Cyber-security. Con cadenza annuale, dunque, i giovani interessati a questo settore potranno iscriversi a corsi specifici e intraprendere il percorso per diventare Cyber security manager.

LA SITUAZIONE
«La situazione è critica e gli attacchi informatici costano milioni di euro ogni anno alle aziende del nostro territorio spiega Pietro Orciuolo, coordinatore della Its academy e chief digital officer di Corvallis - Formare specialisti con il più alto grado di preparazione del settore è, in primis, anche un obbligo morale per garantire la continuità delle aziende stesse e la tutela dei lavoratori coinvolti. Le stesse imprese che hanno vissuto momenti molto critici durante quest'ultimo periodo, non possono permettersi ulteriori colpi duri. Il cyber risk è un concetto che sta entrando nelle nostre case da quando lo smart working ha spostato il lavoro aziendale in un ambito lavorativo domestico, e le difese vanno settate di conseguenza - conclude - il tema della sicurezza informatica è divenuto ormai fondamentale nella gestione delle aziende. Proteggersi, affidandosi esclusivamente a dei software di protezione come il classico antivirus, non è più sufficiente. Subire un attacco significa pagare costi altissimi per rimettere in funzione l'azienda ma può anche costringere a chiudere con pesanti ricadute sul sociale. Sotto questo aspetto serve anche l'educazione civica a partire dalle scuole perché i posti di lavoro sono una questione sociale».

Ultimo aggiornamento: 11:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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