CONSELVE - Come il cartellone di un grande gioco, la penisola italiana si apre in un viaggio di 7.638 km, 500 tappe e 20 regioni, che il Sentiero Italia Cai illustra in dodici volumi.
COLLANA
La collana, coordinata da Andrea Greci, rilancia il prodotto Italia seguendo la tendenza del cammino, dello slow tourism, che rende onore al Bel Paese toccando luoghi simbolici, valorizzando aspetti enogastronomici, culturali, sportivi. «Le guide saranno presto tradotte in altre lingue, - continua Perilli per gli stranieri che amano la vacanza all'aria aperta, ora molto apprezzata anche dagli italiani, che comprendono il valore del proprio patrimonio». Il Cai ha intercettato il momento giusto e allargato i suoi progetti a tutti coloro che camminano. «Si raccontano le singole tappe per consentire di sceglierne anche solo una o due. Nei luoghi più turistici, si preferiscono vie secondarie, meno battute. La difficoltà è variabile: dalle tappe in cui basta camminare, adatte alle famiglie, con partenza e arrivo ben collegati, alcune anche pianeggianti in Puglia, a quelle montane, tecnicamente impegnative, come tratti in Lombardia che arrivano a 3000 metri, con zone più isolate e passaggi difficili. C'è anche chi chiede consigli per percorrerle su bici o asino».
Tiriamo i dadi per la prossima tappa? «Leggere i percorsi dei miei colleghi mi ha ingolosito conclude Perilli. - Penso ad altri panorami rispetto a quelli a cui sono abituato, come in Sicilia o Sardegna dove anche la cultura della montagna è diversa. Sono differenti i rifugi, il modo di dare ospitalità e di camminare, le persone e gli usi, veri valori aggiunti alla biodiversità del Sentiero Italia. Ovunque sia, è sempre una fenomenale esperienza umana».