Alfredo Giacon, lo scandalo e i silenzi sul "farmaco maledetto"

Sabato 16 Febbraio 2019
Alfredo Giacon, lo scandalo e i silenzi sul "farmaco maledetto"
3
PADOVA «Non si può nascondere una storia per sempre. Anche se con la nostra ci hanno provato!»: nel periodo tra  gli anni 50 e 60  migliaia di donne incinte ricorsero a farmaci a base di talidomide per contrastare nausee o insonnia. Farmaci, prodotti da un'azienda tedesca, la Grunenthal, che avrebbero dovuto essere privi di effetti collaterali. Non era così: in decine di Paesi (anche in Italia e a Nordest) nacquero migliaia di bambini con malformazioni agli arti o agli organi interni. Li hanno chiamati «i figli del Talidomide».

La definizione  nasconde una storia di avidità, di profitti fatti sulla salute di madri e figli, di silenzi, di errori, di bugie, di connivenze, di omertà. Ma è anche la storia di persone per bene che per anni si sono battute perché venisse fatta giustizia. A raccontarla in un libro di 130  pagine "Talidomide, il grande silenzio" (Mursia ed.) è il padovano Alfredo Giacon, uno di quei bambini, oggi diventato adulto, la cui vita è stata segnata da un'unica minuscola pastiglia: le vicende del più grande scandalo farmaceutico di tutti i tempi si intrecciano con quelle personali di una famiglia che, come tante, per anni ha cercato la verità nascosta dietro un grande silenzio. IL libro è curato dal giornalista padovano Roberto Brumat.

Alfredo Giacon è a sua volta giornalista, scrittore e noto velista padovano.
Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci