Grattacielo fantasma. Rinasce l'Onda Palace: una banca, uffici e all'ultimo piano ristorante Come è e come sarà

Martedì 28 Settembre 2021 di Mauro Giacon
Grattacielo fantasma. Rinasce l'Onda Palace: una banca, uffici e all'ultimo piano ristorante

PADOVA - Impossibile non vedere quello scheletro di grattacielo sulla tangenziale est. Portato al tetto, con gli infissi montati e poi lasciato lì per dieci anni. Si chiama Onda Palace, era di un privato molto discusso che ha avuto problemi con la giustizia. L'edificio così è finito all'asta che è stata vinta dal Gruppo di cui è presidente Agostino Candeo.

La base era 4,8 milioni. E proprio ieri Candeo insieme all'assessore Bressa ha annunciato la rinascita del palazzo. «Ora faremo un'operazione di pulizia da detriti e rifiuti accumulati poi cominceremo i lavori ha detto conto di finirlo a un anno dall'avvio del cantiere».


LE DESTINAZIONI

Nei piani dell'imprenditore, presidente di Industrie Edili holding che progetta e costruisce immobili le destinazioni sono chiare: «A piano terra una banca, poi uffici e studi di società collegate alla nostra impresa: avvocati, commercialisti, ingegneri e architetti che lavorano con noi. Ci sarà anche una sala congressi. Inoltre alcuni piani saranno destinati a mostrare al pubblico i nostri appartamenti. Nel senso che li ricreeremo, come in uno show room, per la nostra società L'Arte di Abitare, concessionaria esclusiva alla vendita dei progetti immobiliari firmati da Industrie Edili. Infine all'ultimo piano ci sarà un ristorante panoramico». Sul quale si dice abbia già messo gli occhi un grande Gruppo del nord est con uno chef stellato. Insomma sarà una specie di quartier generale operativo del Gruppo che però ha sede legale a Milano e lavora in tre regioni: Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

IL VESTITO

È un edificio veramente singolare l'Onda Palace. Un quadrato perfetto se contiamo anche i vani scala d'emergenza, 69 metri per 69. Diecimila metri quadrati di facciata che avrà il suo mantello. Un tempo erano state pensate delle frangisole in alluminio anodizzato ad andamento ondulato. Invece questa volta il rivestimento sarà in ottone. Se ne occuperà l'architetto Nicola Fabris che sta curando la rigenerazione dello stabile mentre Alessandro Fuga curerà la costruzione. «Il nostro abito su misura sarà fatto in ottone. Una pelle metallica che permetterà di guardare fuori dall'interno e nello stesso diminuirà del 70 per cento l'irraggiamento solare portandoci alla Classe A dice l'architetto Anche questa avrà un andamento a sbalzo, con pannelli inclinati, non vedrete una parete liscia. La matrice sarà un triangolo equilatero che verrà ripetuto. L'ombreggiamento della facciata è determinato dell'alternanza tra pieni e vuoti dei pannelli metallici traforati, inclinati rispetto al piano verticale della facciata contribuendo a dare movimento all'involucro». La finitura cromatica sarà bronzea, raffinata. «Una bella sfida per un edificio singolare, direi unico. Anche se il progetto ha degli anni direi che si adatta benissimo alle nuove soluzioni in materia di architettura sostenibile. Alla fine sarà molto diverso da come lo si vede adesso. Il massimo sarà il ristorante all'ultimo piano con una vista invidiabile e trasparenza totale con grandi vetrate».


I COSTI

Una sfida che però comincerà dal seminterrato dove ci sono 6.400 metri quadrati di parcheggi. «Ma in questo momento è completamente allagato continua Candeo dobbiamo ripulirlo. E avere i permessi per sistemare le pompe». Anche l'ingresso sarà reso più accattivante con vialetti e fontanelle per esaltare la hall. I costi? «Per adesso non ci sbilanciamo. Perché non sappiamo quanto rincarerà il materiale» afferma Candeo. «Certo siamo avvantaggiati dal fatto di averlo già costruito». Per la cronaca ai vecchi tempi erano stati previsti 12 milioni.

Ultimo aggiornamento: 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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