TREBASELEGHE (PADOVA) - Una lista di scrittori, fumettisti e case editrici ha firmato un appello per condannare lo sfruttamento del caporalato nel mondo dell'editoria e per chiedere che 'Grafica Veneta', il colosso mondiale della stamperia e distribuzione di testi in tutto il mondo, coinvolta in un'inchiesta della Procura di Padova sul caporalato, assuma i lavoratori pakistani sfruttati. A raccogliere le firme è stato il sindacato Adl Cobas che anche oggi ha dato vita ad un sit-in di protesta.
«Grafica Veneta non versa in difficoltà economiche - si legge nell'appello - ha chiuso il 2020 con forti ricavi. Ora sostiene di essere all'oscuro di quanto accadeva, ma mantiene un comportamento inaccettabile nei confronti dei lavoratori coinvolti, offrendo contratti di 4 mesi». Nell'appello, firmato, tra gli altrii, da Massimo Carlotto, Zero Calcare, Sandrone Danzieri,, Licia Troisi, Fandango Libri, Coconino Press, BeccoGialloIn, viene chiesto a scrittori ed editorii di schierarsi a fianco di questi lavoratori e sostenere le loro rivendicazioni, tra cui figurano «contratti a tempo indeterminato, pagamenti in surroga degli stipendi arretrati, tutele per la casa».
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