Morto Vivarini, il re dell'automobile. Nel dopoguerra cominciò comprando una sola auto

Mercoledì 24 Ottobre 2018 di Nicola Benvenuti
Morto Vivarini, il re dell'automobile. Nel dopoguerra cominciò comprando una sola auto
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PIOVE DI SACCO - É mancato Giuseppe Vivarini, storica figura di imprenditore della Saccisica dalle poliedriche attività: aveva compiuto 92 anni il 5 ottobre scorso. Il salone dell'auto del commendator Vivarini, come veniva comunemente chiamato dai piovesi, ha fatto felici generazioni di persone, che dal dopoguerra in poi si rivolgevano a lui prima per noleggiare l'auto per il matrimonio, poi dalla fine degli anni 50 per acquistare l'utilitaria per la famiglia o per l'attività. E Bepi trovava una soluzione per tutti, magari allungando i pagamenti, ma nessuno andava a casa senza aver acquistato l'auto dall'autosalone di via Borgo Rossi. Nato a Piove di Sacco, Giuseppe si era spostato a Codevigo, dove dopo la guerra aveva sposato Maria, scomparsa una decina di anni fa e dalla quale ebbe tre figli, Gino, Lucia ed Erminio. «Il nonno iniziò proprio con l'acquisto di una prima auto che veniva noleggiata per i matrimoni e che egli stesso guidava», ricorda il nipote Giuseppe junior. Nel 1949 acquistò il terreno dove sorge ora  la nostra attività per aprire uno dei primi distributori di benzina del territorio, affiancando la vendita di auto, con officina, carrozzeria e poi il servizio gomme.
L'ASCESAUn'attività cresciuta a cavallo degli anni 60 e 70 anche grazie al boom economico, che Giuseppe Vivarini seppe cogliere come opportunità di sviluppo, tanto da meritare prima il titolo di Commendatore della Repubblica e poi di Cavaliere del lavoro, due riconoscimenti di cui andava fiero. Con il passare degli anni il fondatore curò l'inserimento del figlio maggiore Gino, prematuramente scomparso nel 2007, e di Erminio, il più giovane, che ora prosegue l'attività, coadiuvato dai tre figli di Gino. L'attività di famiglia si è nel frattempo diversificata. Alla vendita e riparazione delle auto infatti affiancò il ramo immobiliare, da Piove di Sacco a Padova, ad altre località del Veneziano. Nel capoluogo della Saccisica si dice che tutti gli angoli del centro storico sono di proprietà della famiglia Vivarini: «In effetti è un po' vero», racconta ancora Giuseppe jr., «Il nonno ci ha sempre insegnato che bisogna andare in cerca dei cantoni, come li chiamava lui, perchè sono più appetibili dal mercato». Il commendatore aveva mantenuto anche la passione della terra e spesso la domenica amava trasferirsi a Valli di Chioggia, nella tenuta di famiglia, dove aveva fatto sistemare un immobile per le feste di famiglia. Molteplici le attività benefiche sostenute da Giuseppe Vivarini, che non amava peraltro pubblicizzarle. Anche per i funerali, che si svolgeranno in Duomo domani alle 15, i familiari hanno chiesto di devolvere offerte alla Città della Speranza.
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