Estorce 300mila euro al macellaio
giostraio patteggia 3 anni e mezzo

Giovedì 17 Settembre 2015 di Lino Lava
Estorce 300mila euro al macellaio giostraio patteggia 3 anni e mezzo
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PADOVA - Il giostraio aveva avvicinato il commerciante per chiedergli se aveva avuto problemi nelle sue macellerie. Furti o altre cose poco piacevoli. E poi conosceva bene anche la sua famiglia. Insomma, sapeva tutto del commerciante e voleva offrirgli la sua protezione.



Sono quasi tre anni vissuti nel terrore di ritorsioni e rappresaglie. Il commerciante è stato costretto a dare al giostraio e ai suoi presunti complici l’equivalente di 300 mila euro tra quantitativi di carne e denaro. Anni di terrore privato, segreto, intimo mai condiviso con nessuno nemmeno con i parenti più stretti. Adesso Andrea Cancelli, trentanovenne, residente in città, è in galera e vuole saldare il conto, perchè ne ha già altri sulle spalle. Il suo difensore, avvocato Franco Monteverde, ha concordato con il pubblico ministero Francesco Tonon una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione.



Il patteggiamento per l’estorsione avviene questa mattina.

Gli investigatori dei carabinieri di Mestre sono arrivati a lui approfondendo delle voci circa un gruppo di nomadi che taglieggiava i commercianti. E non è stato facile ottenere la sua fiducia e superare soprattutto la sua paura. Terrorizzato dal fatto che i suoi estorsori potessero vendicarsi non solo danneggiando o depredando i negozi ma facendo del male ai familiari.



L’arresto è avvenuto la sera del 23 aprile scorso. Era andato in una delle due macellerie di Padova a ritirare la "mazzetta" settimanale che da 650 euro da poco aveva alzato a mille euro più. Le manette sono scattate mentre stava caricando nel bagagliaio dell’auto mezzo quintale fra costine, salsicce, e braciole. Il prezzo della "protezione" lo aveva fissato all’inizio in 650 euro alla settimana più la fornitura di carne. Ma negli ultimi mesi lo aveva aumentato di 350 euro per avere mille euro alla settimana.



Il mezzo quintale di carne doveva servire per una maxi grigliata in famiglia per festeggiare il 25 aprile. Cancelli aveva detto al commerciante che voleva carne buona perchè tra gli ospiti c’erano anche delle autorità.

Andrea Cancelli ha sulle spalle un lungo conto con la giustizia. È originario di Piove di Sacco, ma ha vissuto per anni nel campo nomadi di via Mincio a Padova. Era un sorvegliato speciale e tra le sue attività era anche quella di taglieggiare il commerciante titolare di alcune macellerie.
Ultimo aggiornamento: 13:48

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