PADOVA - L’ipoteca che grava su villa Rodella, l’ex residenza di Giancarlo Galan a Cinto Euganeo, è prevalente sul provvedimento di confisca disposto dall’autorità giudiziaria nell’ambito del processo per lo scandalo Mose.
Rodella - Il Gazzettino.it
Ciò significa che, quando l’immobile sarà messo all’asta, una parte consistente del ricavato - pari ad un milione e 721mila euro - dovrà essere versato a Veneto Banca: Galan ha finora restituito poco meno di 130mila euro, a fronte di un mutuo iniziale di un milione e 850mila. Lo Stato, insomma, rischia di non poter incassare tutti i 2.6 milioni confiscati a Galan, salvo che villa Rodella non venga venduta per oltre 4 milioni.
Galan - Il Gazzettino.it
Alla Procura allora non resterebbe che provare a chiedere il sequestro di altri beni. Ma a ciò, secondo i suoi difensori, sarebbe in contrasto con l’accordo raggiunto in sede di esecuzione della confisca. Una questione ingarbugliata non poco, che rischia di concludersi con una beffa per lo Stato.
Mose - Il Gazzettino.it
Ultimo aggiornamento: 10:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA Rodella - Il Gazzettino.it
Ciò significa che, quando l’immobile sarà messo all’asta, una parte consistente del ricavato - pari ad un milione e 721mila euro - dovrà essere versato a Veneto Banca: Galan ha finora restituito poco meno di 130mila euro, a fronte di un mutuo iniziale di un milione e 850mila. Lo Stato, insomma, rischia di non poter incassare tutti i 2.6 milioni confiscati a Galan, salvo che villa Rodella non venga venduta per oltre 4 milioni.
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Alla Procura allora non resterebbe che provare a chiedere il sequestro di altri beni. Ma a ciò, secondo i suoi difensori, sarebbe in contrasto con l’accordo raggiunto in sede di esecuzione della confisca. Una questione ingarbugliata non poco, che rischia di concludersi con una beffa per lo Stato.
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