«Mi uccido», e si lancia tra le auto sulla statale. Giovane ghanese salvato

Giovedì 3 Gennaio 2019 di michelangelo cecchetto
Un intervento dei carabinieri a Galliera veneta in una foto di repertorio
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GALLIERA VENETA - Ha tentato due volte il suicidio, prima lanciandosi contro un furgone, poi impiccandosi. La prontezza di riflessi del conducente prima, e il tempestivo intervento di un ristoratore poi, hanno evitato il peggio. I fatti sono avvenuti a Galliera Veneta ta le 23 e le 24 del primo gennaio. Protagonista un 34enne originario del Ghana. Con tutta probabilità il duplice episodio si inquadra all'interno di una condizione psicologica e sentimentale complessa che sta vivendo l'uomo: moglie e famiglia sono rimasti in Ghana, lui si è trasferito nel Padovano con la speranza di un futuro migliore. In Italia è regolare, ha un lavoro, un'auto.
 
Da due anni abita a Galliera Veneta, in uno degli appartamenti al piano superiore di un noto locale che opera nel settore della ristorazione, a pochi metri dalle regionale 53 Postumia. Nel pomeriggio del primo giorno del nuovo anno, gli amici con i quali l'uomo convive lo hanno visto molto adirato. Assieme sono andati in un centro di preghiera cristiano protestante, ma anche questo momento d'incontro non lo ha risollevato. Tornato a casa ha chiamato la moglie in Africa esprimendole tutta la sua angoscia e dicendole di volerla fare finita. Comprensibilmente allarmata, la signora ha avvisato un amico che abita a Villa del Conte. Il connazionale è corso a Galliera, ha trovato l'amico a casa.
UN FURGONE NELLA NEBBIA
Lui è sceso e all'improvviso è corso sulla strada. Tutta la zona era avvolta da una fitta nebbia e questo ha evitato il peggio: un furgone diretto verso Vicenza si è trovato l'uomo di fronte, ma la bassa velocità ha permesso al guidatore di bloccare il mezzo appena in tempo. L'uomo è stato leggermente toccato, ma non si è fatto nulla. In quel momento è uscito Roberto Belussi, contitolare del locale. «Ho visto i due discutere animatamente - racconta -, mi hanno spiegato quello che era successo poco prima. Abbiamo portato il signore da noi. Facendolo accomodare nella parte posteriore perché stesse più tranquillo. E sembrava che si fosse placato».
Contestualmente sono stati avvisati carabinieri e Suem 118. «Era quasi mezzanotte. Dopo 5 minuti ho mandato un mio dipendente a vedere come stava e lo ha trovato impiccato alla ringhiera del garage interrato. Mi ha chiamato subito, l'abbiamo sollevato e abbiamo tagliato la corda. Era svenuto. Adagiato a terra abbiamo cercato di farlo respirare, poi sono arrivati sanitari e carabinieri».
L'uomo si è ripreso, ora è ricoverato in ospedale. Salvavita è stato l'intervento di Belussi e del collaboratore. Altri 2 minuti e sarebbe probabilmente stata tragedia.
Ultimo aggiornamento: 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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