Raid notturni dei fuoristrada, risposta dei coltivatori: barriere di tronchi

Mercoledì 13 Marzo 2019
Raid notturni dei fuoristrada, risposta dei coltivatori: barriere di tronchi
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GALZIGNANO - Troppe scorribande notturne di fuoristrada lungo i viottoli di campagna. Ma i proprietari dei fondi adesso dicono basta. Imponendo delle barriere di accesso ai loro fondi con tanto di paletti, tronchi e massi. Non bastassero i cinghiali e le nutrie a creare problemi agli agricoltori della zona, arrivano ora anche furgoni e fuoristrada a minacciare l’incolumità delle coltivazioni della zona. Favoriti dal clima secco che agevola il transito lungo i campi, sono infatti diversi i mezzi che si addentrano fra i raccolti. A farlo non sono solo gli appassionati di rally alla guida in percorsi impervi, ma anche sconosciuti alla ricerca di posti dove scaricare rifiuti lontano da occhi indiscreti. La risposta di alcuni coltivatori della zona a pochi passi dagli impianti sportivi non si è fatta attendere. Alcuni di loro hanno imposto dei paletti bloccando gli accessi degli sterrati.
 
La segnaletica imposta dai proprietari consente il transito a ciclisti ed escursionisti. Ma impone una sorta di campo minato con massi e qualche tronco a mezzi decisi a violare la proprietà. Ad obbligare allo stop forzato i veicoli nelle zone agricole e boschive erano stati nei giorni scorsi anche proprietari a ridosso della zona di passo Roverello. 
«Qualche giorno prima – conferma infatti il sindaco di Galzignano, Riccardo Masin – è stata scoperta un’ingente quantità di rifiuti abbandonata a ridosso dei boschi e dei sentieri. I residenti della zona non ne possono più. Ed anche l’Amministrazione comunale è decisa a decretare la tolleranza zero al fenomeno». Oltre ad attivare alcune videocamere di sicurezza, la Polizia locale sta già pensando di allestire alcune fototrappola all’imbocco degli accessi secondari, spesso imboccati da mezzi per accedere a zone non consentite alla circolazione. Anche se il rischio di incappare in uno dei controlli degli agenti comunali, con la conseguenza di sanzioni pesantissime è concreto, il flagello dei rifiuti abbandonati resta diffusissimo nelle zone dei colli. Ad una discarica abusiva scoperta il mese scorso al confine fra Galzignano e Torreglia, si sono aggiunti altri cumuli di rifiuti innalzati nottetempo in prossimità con il territorio di Cinto. «Fossati, aree al limite di zone coltivate, oltre a sentieri e radure dei boschi – ha confermato il primo cittadino di Galzignano – continuano ad essere scelte come luogo di accumulo di inerti edili e di materiali contenenti amianto. La gente è stanca di protestare e reagisce delimitando gli accessi». Se per i patiti del fuoristrada il messaggio è chiaro, per i clandestini dei rifiuti è già guerra dichiarata. «Contiamo solo di prendere il primo malcapitato – si augura il sindaco – per lanciare, a suon di ammende e sanzioni penali un messaggio forte e chiaro ad altri che avessero la stessa intenzione».
Lucio Piva
Ultimo aggiornamento: 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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