«Sangue e paura» dice il barista dopo la coltellata tra diciassettenni: uno è in fuga, ricercato

Lunedì 4 Aprile 2022 di Marina Lucchin e Giovanni Brunoro
Il centro di Este, dove è avvenuto il fattaccio

ESTE - Derubato del portafoglio e poi accoltellato in bagno dal coetaneo accusato del furto. Sabato sera di sangue a Este: protagonisti due diciassettenni. Uno è in fuga, ricercato dai carabinieri, l'altro è finito in pronto soccorso con una vistosa ferita all'addome. Il coltello ha mancato per poco il fegato. Tutto è successo nella strada della movida della cittadina murata in provincia di Padova. La vittima è uno dei tanti avventori che affollano il portico davanti al bar Venti10, a gestione cinese.

Il furto e il pugno

Intorno a mezzanotte, un ragazzo si accorge di non avere più in tasca il portafoglio, contenente 400 euro. La voce si sparge e altri ragazzini riferiscono al derubato di aver visto un giovane di carnagione olivastra muoversi con fare circospetto all'interno del locale. I sospetti ricadono su un ragazzo marocchino, che viene additato come l'autore del furto. I due vengono a contatto e si scambiano accuse reciproche. Uno chiede il denaro indietro e l'altro sostiene di non saperne nulla. Gli amici si coalizzano intorno allo straniero, giurando di aver visto tutto: volano parole sempre più forti finché il derubato sferra un pugno al presunto ladro.

La reazione

È la goccia che fa traboccare il vaso e scatena l'ira del magrebino. Nel frattempo, pare che il portafoglio venga ritrovato lì vicino, con tutti i documenti al suo posto, ma dei soldi neanche l'ombra. Nella toilette del locale la lite prosegue: il marocchino estrae un coltello, sferra un colpo al basso addome del rivale e si dà alla fuga. Il ferito inizia ad urlare e viene soccorso, mentre alcuni ragazzi si mettono all'inseguimento dell'aggressore.

Il derubato perde tanto sangue e viene portato nel vicinissimo bar Il Veneziano, dove viene soccorso dal titolare Marco Tiziani e da una sua cliente infermiera. Se la caverà con una prognosi di qualche settimana.

Il barista: «Sangue e paura»

«Ho visto il sangue e ho avuto paura». Queste le parole di Marco Tiziani, titolare del bar Il Veneziano, locale di via Matteotti, dove è stato soccorso il giovane accoltellato nella drammatica notte di sabato. I fatti, concitati e pieni di tensione, si sono svolti a mezzanotte e dieci, quando alcuni ragazzini sono entrati trafelati al Veneziano chiedendo aiuto per un loro amico accoltellato.
«Fate presto, abbiamo bisogno di un'ambulanza», un grido che ha distolto Tiziani da cocktail e caffè e lo ha portato subito a dare attenzione a quel ragazzino che si teneva dolorante una mano sul basso addome e che aveva una grande chiazza di sangue sui vestiti. A quell'ora, il locale brulicava di vita e i clienti erano ancora nel bel mezzo di una serata piacevole
«Pochi minuti prima - racconta Marco - avevo visto alcuni giovani inseguire di corsa un loro coetaneo che si dirigeva verso la torre dell'orologio. Lì per lì non ho ben capito cosa stesse accadendo, poi ho ricostruito i fatti con i ragazzi entrati da me». Tra gli avventori del Veneziano c'era anche Anna, infermiera professionista all'ospedale di Schiavonia. Mani esperte che hanno fatto sdraiare il ferito e lo hanno messo in sicurezza prima dell'arrivo del personale del Suem, avvenuto verso mezzanotte e mezza.
Anche se l'emorragia era vistosa, il giovane è sempre rimasto cosciente, vigilato dall'infermiera e dal titolare, che non ha abbandonato un solo istante il malcapitato. «Ha perso tantissimo sangue - ammette Tiziani - e ho avuto davvero il timore che la coltellata gli avesse colpito il fegato. Per fortuna, Anna mi ha rassicurato e, solo allora, mi sono messo qualche passo indietro per agevolare i soccorsi. Nonostante il grande spavento, sono sollevato perché tutto si è risolto nel migliore dei modi».

Ultimo aggiornamento: 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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