Scopre i ladri in casa del figlio e dà l'allarme: si becca un pugno in faccia

Mercoledì 22 Gennaio 2020 di Barbara Turetta
Franco Norbiato
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VILLAFRANCA - Si è trovato faccia a faccia con i ladri entrati nell'abitazione del figlio. Uno dei malviventi non ha esitato a sferragli un pugno al volto per guadagnarsi la fuga. Ma Franco Norbiato, 69 anni, di Taggì di Sotto, non ha perso il suo spirito combattivo. Sa di aver corso un pericolo, ma l'istinto di proteggere la sua proprietà e quella del figlio è stata più forte. Lunedì sera non ha avuto alcuna paura nell'andare ad accertarsi di persona di cosa avesse fatto scattare l'allarme della casa accanto. «Capita che a volte scatti, magari nell'aprire la porta di casa, ma subito viene spento da mio figlio o da mia nuora - spiega Norbiato - l'insistenza della sirena mi ha fatto capire che c'era qualcosa di strano. Erano le 19.45 ed ero appena rincasato con l'auto - racconta l'uomo - avevo parcheggiato la macchina in cortile ed ero entrato in casa mia quando ho sentito scattare l'allarme. Così sono uscito e mi sono avvicinato al cancello sul retro che divide le due proprietà. Da qui posso vedere se ci sono le auto posteggiate in cortile, o le luci accese in casa. Ma non c'era nulla di tutto ciò: le luci erano spente e non c'erano le macchine».

IL SOPRALLUOGO
Così Norbiato ha deciso di andare a controllare, si è infilato una giacca e ha aperto il cancello passando dall'altra parte. «Ho percorso il portico per raggiungere le porte finestre del soggiorno di mio figlio quando, sull'angolo della casa, mi si è parato davanti un uomo vestito di nero - racconta il sessantanovenne - sembrava indossasse una tuta da subacqueo, aveva anche un cappuccio in testa, solo gli occhi e il naso erano scoperti.
Mi sono arrestato un istante, ma non avevo paura, sapevo solo di non avere nulla in mano per difendermi, e con tutto il fiato ho urlato di andarsene». Il ladro che faceva da palo ha infilato la testa dentro la porta finestra appena scassinata avvisando il complice che si trovava al primo piano, per poi pararsi nuovamente davanti a Norbiato a pochi metri di distanza l'uno dall'altro. «A quel punto ho fatto per avanzare - continua a raccontare - ma il ladro ha alzato il pugno destro dove stringeva qualcosa che non ho ben identificato, forse un cacciavite, o una torcia, e mi ha intimato di stare fermo, di non muovermi. Io ho continuato a gridare e in quell'istante è uscito dalla porta il complice che mi è venuto incontro sferrandomi un pugno sotto l'orecchio destro». Norbiato è così finito a terra e i ladri si sono guadagnati la fuga fuggendo sul retro della casa. A soccorrere l'uomo è arrivata la moglie, mentre il figlio stava rincasando in tutta fretta dopo essere stato avvisato sul telefonino dall'allarme. «Ho detto a mia moglie di chiamare subito il 112 - continua ancora l'uomo - è corsa a prendere il cellulare e me l'ha passato, ho parlato io direttamente con i carabinieri che sono giunti sul posto. Assieme a loro ho fatto il giro della casa e abbiamo visto il punto da dove i ladri sono fuggiti. So che potevo rischiare tanto, ma non ho avuto alcun dubbio nell'intervenire. Loro sono entrati in casa mia e io mi difendo». Ma lunedì sera l'allerta furti è scattata anche nel centro di Villaguattera, ai confini con via Pontealto di Taggì. Qui, tra le 18 e le 19, sono stati avvistati due individui vestiti di nero muoversi fra le vie Cavour, Mazzini e Toti. Molto probabilmente gli stessi che hanno agito poco dopo a Taggì di Sotto.
Ultimo aggiornamento: 15:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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