Carta di credito aziendale per rubare il carburante e rivenderlo agli amici

Mercoledì 23 Gennaio 2019 di Cesare Arcolini
Carta di credito aziendale per rubare il carburante e rivenderlo agli amici
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CARMIGNANO DI BRENTA - Rubava carburante con le carte di credito dell'azienda per rivenderlo ad amici e conoscenti. Un dipendente infedele della ditta Barbon Trasporti di Spresiano (Treviso), che agiva con un complice, è stato smascherato: con i documenti per far rifornimento della ditta per cui prestava servizio nel giro di qualche mese ha sottratto gasolio per un bottino complessivo di 7mila euro. L'indagine è stata sviluppata dai carabinieri della stazione di Carmignano. Nei guai è finito nuovamente A.V. di 37 anni residente a Villanova del Ghebbo (Rovigo) che è stato denunciato appunto per indebito utilizzo di carte di credito. Tutto è nato lo scorso 21 dicembre quando poco dopo mezzanotte l'indagato in un'area di servizio di San Pietro in Gu è stato scoperto mentre caricava taniche di gasolio per complessivi 255 litri e 400 euro di bottino. Nell'occasione l'uomo, che è stato  arrestato in flagranza, aveva agito in compagnia di un amico, T.P. un napoletano residente ad Arzignano (Vicenza). I militari dell'Arma dopo quell'episodio non si sono fermati. In sede di denuncia i responsabili della ditta di trasporti di Spresiano hanno ammesso di aver patito ammanchi ben più ampi rispetto ai 255 litri scoperti in flagranza poco prima di Natale. I carabinieri hanno dunque effettuato ulteriori accertamenti, convinti che quel furto non fosse stato un episodio sporadico.
L'INDAGINEDopo un mese di attività è appunto emerso che A.V. aveva asportato senza averne alcun diritto centinaia di litri di gasolio per un bottino complessivo di 7mila euro. Furti che sono avvenuti in più episodi e sempre la notte quando i controlli sono più difficili e soprattutto lontano da possibili testimoni. Il dipendente infedele dopo essere stato identificato è stato convocato in caserma a Carmignano. Messo di fronte alle proprie responsabilità il trentasettenne non ha potuto far altro che ammettere. Pare che si sia giustificato riferendo che i guadagni onesti percepiti con il lavoro di autista non gli bastavano per andare avanti. Dopo quanto è accaduto è quasi certo che oltre ai guai con la giustizia perderà anche il posto di lavoro. L'attività dell'Arma è ora concentrata a scoprire come l'uomo riuscisse a trafugare dagli uffici dell'azienda le carte di credito per rubare carburante. Una ulteriore fase investigativa servirà a capire dove il trentasettenne occultasse la refurtiva che quasi sicuramente veniva rivenduta a conoscenti compiacenti a prezzi di favore. 
Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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