Vigonza. Nuova ondata di furti: 5 case visitate dai ladri. Una delle vittime: «Hanno svitato le lampadine esterne»

Dopo la raffica di furti dei giorni scorsi nella zona dell'Alta Padovana, tra sabato sera e domenica sono state visitate dai predoni almeno cinque case a Vigonza

Martedì 29 Novembre 2022 di Lorena Levorato
Raffica di furti a Vigonza, i ladri passano per i campi

VIGONZA - Ancora furti nelle abitazioni: famiglie derubate all'ora di cena.

La scia di colpi, tra riusciti e tentati, non si arresta. Dopo la raffica di furti dei giorni scorsi nella zona dell'Alta Padovana, tra sabato sera e domenica sono state visitate dai predoni almeno cinque case a Vigonza.

I ladri sono arrivati attraverso i campi

Ladri in azione, sabato, verso l'ora di cena che sono entrati in via Recanati e in via Cavinello nella frazione di Pionca. I malviventi, come raccontano i derubati, sono arrivati a piedi attraverso i campi, come dimostrano le numerose impronte di scarpe sporche di fango lasciate sui davanzali delle finestre che hanno forzato e nei vialetti d'ingresso. Poco dopo, i ladri hanno cercato di entrare in una casa in via Gerla, a Codiverno. Nel tardo pomeriggio di domenica, invece, i banditi hanno preso di mira il quartiere di via Mantegna e di via Cesare Battisti, una perpendicolare di via Prati, ai confini con il Comune veneziano di Stra.

Il racconto

«Erano all'incirca le 17.30, verso l'imbrunire, quando il mio vicino di casa è uscito ed è venuto a raccontarci quello che era accaduto - racconta S.V., un residente di via Mantegna -. Mezz'ora prima aveva scoperto i ladri nel suo giardino. Lui era in casa e sentiva che il cane abbaiava in modo nervoso e insistente. Allora ha aperto la porta ed è uscito ed è stato allora che in giardino ha visto due uomini, travisati, che sono scappati via. Fortunatamente non sono riusciti ad entrare». Poco dopo, in via Battisti, ignoti sono entrati al primo piano di una villetta mentre i proprietari erano al piano di sotto. «I ladri hanno svitato la lampadina esterna per non essere visti e poi, servendosi di una scala, si sono arrampicati fino al primo piano - racconta l'uomo -. Purtroppo sono entrati e hanno rubato alcuni gioielli».

Raffica di furti

Quelli del fine settimana sono solo gli ultimi episodi in ordine di tempo. Recentemente altri colpi sono andati a segno nella zona dell'Alta Padovana, con diverse abitazioni finite nell'obiettivo dei ladri di turno. Intere stanze passate letteralmente al setaccio e rovistate, cassetti e armadi messa a soqquadro cassetti, comodini e quadri spostati alla ricerca di gioielli o comunque oggetti di valore, e di soldi. Episodi che vanno ad aggiornare un bollettino che continua a farsi sempre più fitto di casi per un fenomeno che si conferma sempre più tra quelli avvertiti con maggiore preoccupazione e mal sopportati dai cittadini. E non è escluso che ad agire siano membri della medesima banda di malviventi. All'indomani degli ultimi colpi messi a segno, il Colonello Michele Cucuglielli, comandante provinciale dell'Arma, aveva lanciato un appello con alcuni accorgimenti da adottare. «Occorre che i cittadini si dotino di allarme da collegare, poi, gratuitamente con le centrali operative - aveva detto Cucuglielli -. Chiamate il 112 e segnalateci i casi sospetti, perché il nostro principale obiettivo è la prevenzione. Vengono spesso colpite le villette, anche perché è più semplice agire al piano terra. Il più delle volte gli obiettivi sono case senza l'allarme. Ora poi con le giornate così corte, i ladri non hanno più solo la notte a disposizione, ma anche il pomeriggio. Ecco perché concentriamo i nostri pattugliamenti in orario serale, in modo tale che la nostra presenza funga anche da deterrente». Il comandante ha spiegato che i servizi di prevenzione, in questo senso, prevedono l'utilizzo non solo delle auto con i colori d'istituto e dei militari in divisa, ma anche la presenza di personale in abiti civili, con auto civetta, che passano inosservate e tengono monitorati eventuali movimenti strani. 

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