Ondata di furti, i vigili-sceriffi: «Ecco perché servono i vigili armati»

Lunedì 3 Febbraio 2020 di Lorena Levorato - Gabriele Pipia
Ondata di furti, i vigili-sceriffi: «Ecco perché servono i vigili armati»
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SOLESINO - «L’etichetta di sceriffo? Per me è solo un complimento». Elvy Bentani, sindaco di Solesino, non si nasconde e soprattutto non arretra di un millimetro. «Se un ladro entra in casa nostra in piedi, dovrebbe sapere che potrebbe uscirne disteso» le sue parole di tre giorni fa. Ora, dopo un’altra notte in balia dei malviventi, rincara la dose: «Tra sabato e domenica abbiamo avuto almeno quattro colpi e in un caso sono andato anche personalmente a fare un sopralluogo coi carabinieri. Una casa messa a soqquadro e un pavimento pieno di fango: questo è il risultato delle scorribande dei ladri». 

Solesino è il comune dove lo scorso novembre il vicesindaco Orfeo Dargenio, agente della Polizia locale, esplose in aria cinque colpi di pistola vicino alla stazione per fermare un uomo che aveva rapinato un’anziana. Il sindaco Bentani, che ha fatto acquistare mitraglietta e giubbino antiproiettile, è il portabandiera di una schiera di sindaci di centrodestra che di fronte all’allarme-criminalità puntano sempre più sull’armamento dei vigili e, più in generale, al potenziamento della Polizia locale. Nei prossimi giorni chiederà formalmente al prefetto Franceschelli la convocazione di un tavolo sulla sicurezza, sapendo di essere spalleggiato da molti altri primi cittadini. 

 

Allarme furti, il sindaco: "Ladri, rischiate di uscire dalle case distesi"

SOLESINO - È una città assediata dai ladri in questi giorni Solesino.

Come già Pozzonovo nelle sere precedenti, così anche il Comune amministrato dalla giunta Bentani si è trovato a dover affrontare quella che il sindaco stesso non esita a definire una vera e propria emergenza.


LA RAFFICA
Nei giorni scorsi Solesino è stata particolarmente presa di mira dai malviventi, mentre nella vicina Este i ladri hanno svaligiato perfino la casa del sindaco Gallana entrando dal terrazzo alle sette di sera e scappando con un bottino da decine di migliaia di euro. Il tam-tam su Facebook ha segnalato ladri in azione, nel fine settimana, anche a Stanghella. 
Ma il problema ovviamente non riguarda solo la Bassa Padovana. Prendiamo ad esempio la cintura urbana di Padova. Lo scorso dicembre il comune di Noventa era stato ribattezzato “Terra dei furti”: cinquanta episodi, tra colpi tentati e colpi riusciti, segnalati dai cittadini in due settimane, avevano portato in visita perfino il viceministro dell’Interno Matteo Mauri. Il tema è molto sentito anche a Cadoneghe, dove sabato sera il sindaco Marco Schiesaro ha partecipato ai controlli effettuati da due pattuglie della Polizia locale. «I nostri vigili sono già armati - ricorda - ma ora l’obiettivo è acquistare le body-cam per le loro divise, cambiare le macchine e potenziare la videosorveglianza». Servizio notturno straordinario pure a Vigonza. Tra sabato e domenica vigili e carabinieri hanno controllato 21 veicoli multando 10 automobilisti, soprattutto per eccesso di velocità. Sull’utilizzo delle armi da parte degli agenti della Polizia locale, l’assessore alla sicurezza Rosario Agricola spiega che «i nostri vigili sono preparati all’uso delle armi. Effettuano regolarmente le esercitazioni di tiro, come prescritto. Sono assolutamente d’accordo sul loro utilizzo in caso di necessità e qualora ce ne fosse bisogno. Spero sempre, però, che non la usino».
Dalla cintura all’Alta Padovana: favorevole all’armamento dei vigili anche Luca Pierobon, sindaco leghista di Cittadella: «Le armi non servono a sventare i furti, spiega, ma sono molto importanti per il controllo del territorio. Hanno una funzione deterrente sui malviventi». 

NONNA-CORAGGIO
Intanto la nonna coraggio di Vigonza, come è stata ribattezzata Giovanna Maretto detta Derna, ottantenne che la sera del 14 gennaio si è trovata faccia a faccia con uno dei due ladri che le sono entrati in casa riuscendo a farli scappare, da mercoledì è ricoverata nel reparto di Cardiologia all’ospedale Sant’Antonio di Padova. I medici hanno riscontrato alcune anomalie ed ora dovrà sottoporsi ad una serie di esami. «Quella sera mi hanno rovinato il cuore! - dice seduta sul letto di ospedale, non so dove ho trovato la forza per reagire così, senza farmi intimorire quando mi sono trovata il ladro davanti. Non ho avuto la minima paura e gli ho gridato di andare fuori da casa mia». Davvero coraggiosa, pronta e determinata, ma a distanza di qualche giorno il suo cuore ha dato segni di sofferenza. «I giorni dopo il tentato furto mi sentivo in forza e senza dolori, ma poi pian piano mi sono indebolita e il medico ha deciso di ricoverarmi. Nei prossimi giorni, credo martedì, mi porteranno al Centro Gallucci per una coronografia e in base all’esito dell’esame decideranno se curarmi con i farmaci o se procedere con un intervento».

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