Rose rosse e margherite per l'addio a Dorjana, uccisa dal padre nel giorno del compleanno

Martedì 28 Settembre 2021 di Barbara Turetta
Rose rosse e margherite per l'addio a Dorjana, uccisa dal padre nel giorno del compleanno

RUBANO (PADOVA) - Un cuscino di rose rosse e piccole margherite bianche: i fiori tanto amati da Dorjana l'hanno accompagnata anche nel suo ultimo saluto, celebrato ieri pomeriggio nella chiesa di Santa Maria Assunta di Rubano. Un addio commosso e partecipatissimo quello che ha accompagnato la donna uccisa dai colpi di pistola sparati dall'anziano padre, Stellio Cerqueni, giunto in via Palù per la macabra esecuzione proprio nel giorno del sessantesimo compleanno della figlia.

Una morte tragica e drammatica avvenuta davanti all'abitazione della donna, che ha scosso l'intera comunità.


LA CERIMONIA

Ieri pomeriggio molti sono stati gli amici e i conoscenti che si sono stretti al dolore del marito Galdino Nicoletti, del figlio Michele e dei sui fratelli, e che hanno voluto far sentire la propria vicinanza alla famiglia prendendo parte al funerale. Già mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia funebre, fissata per le 15, le persone hanno raggiunto la chiesa di Rubano e chi non ha potuto prendere posto all'interno a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza Covid, ha comunque seguito la cerimonia dal sagrato della chiesa.


Ed è lì che il marito Galdino, nonostante l'età avanzata e i problemi di salute, ha atteso il feretro della moglie. Accanto a lui i figli nati dal suo primo matrimonio e cresciuti da Dorjana, che l'hanno sorretto e accompagnato anche in questa difficile giornata. Dietro al feretro, giunto a Rubano dopo essere partito dall'ospedale di Padova, c'era Michele, il figlio di Galdino e Dorjana. Prima che il feretro varcasse la porta d'ingresso, due amiche di famiglia si sono avvicinate e hanno adagiato accanto al cuscino due mazzi di fiori. In chiesa, davanti all'altare, erano state posizionate due grandi ceste di rose rosse e fiori bianchi voluti dalla famiglia Nicoletti, mentre al centro era stata sistemata una composizione di sole rose bianche scelta personalmente da Michele. Seduti uno accanto all'altro hanno più volte rivolto lo sguardo al feretro della loro amata moglie e mamma, consolati dai familiari.


L'OMELIA

«A nome mio e di tutta la comunità porgo al marito di Dorjana, ai figli e all'intera famiglia le condoglianze dal profondo del cuore ha detto don Danilo Miotto in apertura dell'omelia, condoglianze doverose, perché la solidarietà ci fa bene: il peso di un quintale portato da solo mi può anche schiacciare, diventa un peso insopportabile, ma se lo condivido diventa più leggero. E oggi siamo in tanti qui per celebrare la Pasqua di Gesù nelle dimensione temporale di Dorjana, che sta celebrando la sua di Pasqua». «Questa solidarietà umana viene trasformata in preghiera, prende consapevolezza ha continuato il parroco. Gesù sulla croce crea un mondo nuovo e la morte naturale, la morte della vita, non mi spaventa più. Gesù ci dice di ricordare che è un passaggio nelle sue mani e di farci trovare pronti. Noi dobbiamo vedere il paradiso con gli occhi di Dio che illumina il nostro quotidiano, uscire da questa chiesa sapendo che siamo tutti figli di Dio e che fra di noi siamo tutti fratelli e sorelle». Al termine della cerimonia funebre c'è stata la toccante uscita dalla chiesa, dove il dolore immenso di questi giorni ha lasciato spazio agli abbracci e ai saluti commossi di tutti coloro che, ancora increduli davanti alla barbarie della tragedia, hanno voluto essere vicini ai Nicoletti. Un commiato composto, con Michele che ha abbracciato il feretro della mamma pronto a intraprendere il suo ultimo viaggio per la cremazione, come disposto dalla famiglia.

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