Mille per l'addio a Antonio Carraro, patron dei trattori: emozioni, maxi schermo e musica di Beethoven

Giovedì 17 Marzo 2022 di Luca Marin
Funerali di Antonio Carraro. All'esterno della chiesa il maxi schermo

CAMPODARSEGO - Una folla commossa di un migliaio di persone ha partecipato al funerale di Antonio Carraro, il 90enne imprenditore, presidente e fondatore dell'omonima azienda di trattori e macchine agricole morto domenica scorsa all'ospedale di Belluno.

LA COMMOZIONE

In tanti hanno voluto porgere l'ultimo saluto ad uno straordinario genio visionario contemporaneo legatissimo alla sua famiglia e alla terra d'origine e che ha fatto della sua impresa un'attività riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Ieri per tutto il giorno a Campodarsego c'erano tante persone che hanno voluto tributare un omaggio all'imprenditore di successo che amava l'arte, la cultura e la musica di Beethoven.
Fin dalle 9 una folla di amici e conoscenti si sono alternati nella camera ardente allestita in azienda fino alle 14.45. Il feretro di Carraro, anticipato e seguito da due trattori, a passo d'uomo, ha attraversato il centro della città: prima il corteo funebre è transitato in via Kennedy, poi in via Roma ed è entrato in piazza Europa , davanti al municipio. Subito dietro c'erano il parroco don Enrico Piccolo e i familiari più stretti. Qualche metro più indietro hanno sfilato le centinaia di dipendenti dell'azienda fondata da Antonio.
Un lungo serpentone di persone che si sono sistemate nel campetto sportivo all'aperto adiacente alla chiesa.

A disposizione della cittadinanza c'era anche la sala cinema dove venivano proiettate, in diretta, le immagini delle esequie. Nella chiesa hanno preso posto circa duecento persone tra parenti, rappresentanti istituzionali, colleghi di lavoro e amici imprenditori. All'ingresso della parrocchiale c'erano in bella mostra quattro trattori Carraro come ad accompagnare la bara nel suo ultimo viaggio terreno. Dal sagrato della chiesa di Campodarsego prima che il feretro entrasse è salito, spontaneo, un lungo e caloroso applauso da parte dei presenti. Alcuni dipendenti dell'azienda hanno portato il feretro a spalle adagiando poi davanti all'altare maggiore la bara. Poco più avanti spiccava una gigantografia di Antonio sorridente e sereno.

 

IL PARROCO

Profonda e toccante è stata l'omelia di don Enrico Piccolo: «Viviamo tutti un sentimento di commozione per questo passaggio solenne di Antonio nella sua Campodarsego - ha detto il parroco -. Lui dopo 90 anni ha concluso la sua lunga salita di imprenditore, ma anche di uomo, sposo e padre. Antonio era un uomo buono, amato da tutti, un vero leader capace di trascinare senza costringere. Era libero da ogni condizionamento. Era soprattutto un uomo di grande cultura, amava la musica classica e nutriva una sua spiritualità. Riusciva ad essere autorevole, ma nello stesso tempo affabile e famigliare. Ebbene- ha proseguito il prete- arrivato in cima alla salita c'è ora sicuramente l'orgoglio della tanta strada fatta, ma noi ugualmente viviamo un sentimento di smarrimento che fatichiamo ad accettare. D'altronde non possiamo razionalmente capire tutto della vita, occorre fidarsi di Dio. È bello per noi oggi essere qui, perché con la luce della fede, sappiamo che l'eredità di Antonio è quella di essere amato perché figlio di Dio Padre».
Dopo la cerimonia religiosa il corteo funebre, prima di raggiungere il cimitero cittadino, è entrato in auto ancora una volta nell'azienda familiare. Antonio era solito, fino ad un mese fa, visitare tutti i padiglioni e i fabbricati della sua fabbrica per controllare come procedeva la produzione. L'ultima sua perlustrazione ha commosso tutti: Antonio Carraro era un perfezionista nel lavoro ed un esteta del bello.
La promessa che i nipoti e i dipendenti gli hanno fatto nei saluti finali in chiesa è forse il regalo più bello che potesse ricevere: gli hanno assicurato che continueranno a perseguire il suo sogno, costruire il trattore più bello del mondo.

Video

IL MESSAGGIO

Struggente è stato il ricordo del figlio Massimiliano: «Caro papà è stata una lunga cavalcata con un cavallo dal quale non avremmo mai voluto scendere - ha letto il figlio visibilmente commosso -. È stata una bellissima favola. Sei stato un grande uomo di cultura, intelligenza e ingegno. Sei stato un punto di riferimento per tutta la nostra famiglia. La meccanica, l'arte e la musica classica hanno riempito le tue giornate. Sei stato il miglior direttore d'orchestra che potesse capitarci. A noi figli e nipoti - ha concluso tra le lacrime Massimiliano - spetta ora un compito difficile, ma non ti deluderemo. Ti abbiamo voluto e ti vorremmo sempre bene».
Anche l'altro figlio Marcello, salito a parlare, era emozionato: «Ho passato più di 40 anni in ufficio con papà - ha sottolineato dal pulpito -. Mi ha insegnato ogni cosa della vita, ma soprattutto a non avere paura delle cose che possono succedere. Mi ha sostenuto fino all'ultimo giorno. Gli sarò riconoscente per sempre».
Le nipoti che si sono succedute al microfono hanno commosso i presenti in chiesa e le centinaia di persone da tutto il mondo collegate in diretta via streaming.

LE NIPOTI

«Caro nonno, sei stato una persona eccezionale - ha sussurrato Teresa con la voce rotta dall'emozione -. I nostri cuori sono pesanti, ma siamo fieri di te. Tu e la nonna Luciana rendevate luminoso tutto ciò che vi circondava. Adoravo quando ascoltavi la musica classica con il volume al massimo (dopo la comunione, in onore di Antonio, i familiari hanno voluto proporre una sonata di Beethoven). Era la tua grande passione che hai trasmesso anche a noi. Siamo tutti orgogliosi dei tuoi trattori, veri e propri capolavori, potremmo definirli le Ferrari del mondo agricolo. Sei stato un genio e una persona sempre speciale, sempre ottimista. Grazie di cuore per tutto quello che ci hai donato». Un'altra nipote: «Nonno dicevi che la vita è una partita e tu la tua partita l'hai giocata alla grande, veramente da campione». L'ultimo momento, forse il più commovente della funzione religiosa, è toccato alla più piccola delle nipoti, Leonilde: «Caro nonno spero che tu sia felice in cielo. Ti penso sempre. Sei e sarai sempre nel mio cuore».

Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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