L'ultimo saluto dei compagni di squadra di Aldo Aceto sul campo: «Continueremo noi il tuo progetto di rugby giovanile»

Martedì 7 Luglio 2020 di Massimo Zilio
La bara di Aldo Aceto sul campo

PADOVA - Un lungo applauso ha salutato l'ingresso del feretro di Aldo Aceto sul campo di rugby del Cus. Quel campo che aveva visto, all'inizio degli anni Ottanta, i suoi inizi come giocatore prima, poi la sua attività di tecnico, con la conduzione della prima squadra pochi mesi prima della sua scomparsa, ha ospitato l'ultimo saluto al cinquantacinquenne, nativo di Chieti, ma ormai padovano a tutti gli effetti, scomparso la settimana scorsa per un tumore osseo con il quale conviveva da diversi anni. Aceto ha lasciato due figli, Daniele e Annett, mentre la moglie Nilufar era scomparsa due anni fa sempre per un tumore. Circa mille persone si sono date appuntamento per la cerimonia che ha visto compagni di squadra, avversari, arbitri e tanti altri amici prendere la parola per raccontare un aneddoto e lasciare un ricordo.
I COMPAGNI DI SQUADRA
A portare la bara in mezzo al campo i compagni di squadra del Cus degli anni Ottanta con Piero Monfeli, allenatore per tante stagioni di Aldo Aceto, considerato come un figlio dal tecnico del Cus. «Nessuno può dire di essere stato il miglior amico di Aldo, tutti siamo un po' i suoi migliori amici - ha detto Carlo Frangioni, anche lui ex capitano del Cus e oggi dirigente sportivo - Aldo ha dato un pezzetto della sua vita a tutti noi. Aveva un progetto di rugby preciso, che voleva portare in prima squadra. Il nostro impegno ora è proseguire quel progetto. Oggi lo salutiamo con serenità e gioia perché lui è stato così, felice e sereno, fino alla sua ultima ora». Una poesia, scritta dal fratello Aurelio, e un video, con tante immagini recenti e più datate della vita e della carriera di Aldo hanno dato inizio al saluto, informale e commosso. Davanti a tanti giocatori con le maglie delle squadre padovane e non solo hanno preso la parola anche i dirigenti federali: «Porto il saluto di tutta la Fir - ha spiegato Roberto Zanovello, consigliere federale e a lungo responsabile della sezione rugby cussina - io ho avuto la fortuna di giocare con Aldo e poi abbiamo avuto un lungo rapporto. Lui ha iniziato a giocare su questo campo, che con oltre cinquant'anni di storia si porta dietro le storie di tanti rugbisti passati di qui. Sono sicuro che tutti noi, quando entreremo qui, sentiremo anche le risate di Aldo, che ci sono rimaste nel cuore e nella mente».
Le risate e le battute, come la generosità e la tenacia, nel campo e nella vita, sono state al centro delle tante testimonianze che si sono succedute al microfono. «Aldo era di tutti, anche del Comitato regionale che da cinque anni lo ha avuto come tecnico - ha confermato Marzio Innocenti, presidente della Fir Veneto - qui ci sono le bambine e le ragazze che lui ha fatto crescere come allenatore del settore giovanile. Un ruolo che ha portato avanti con risultati oltre le aspettative. Sono sicure che diventeranno delle grandi giocatrici perchè Aldo ha dato loro solide basi morali, che valgono anche più di quelle tecniche. Una persona decisa, a volte un testone, un uomo duro ma sempre vero, con lo sguardo rivolto al futuro anche nella malattia».
A ricordare Aldo anche Silvio Decina, attuale responsabile della sezione rugby del Cus, don Sebastiano, parroco di Montegrotto Terme dove Aceto si era trasferito da qualche anno, don Federico Lauretta, grande appassionato di rugby, ma anche il gruppo ciclistico Petrarca Bike, con cui Aceto ha condiviso tante uscite in bicicletta, altra sua grande passione sportiva accanto alla palla ovale.

Il saluto più commosso quello di Barbara, la compagna degli ultimi giorni: «Aldo era un'esplosione di energia vitale - ha detto la donna, con una voce rotta dalla commozione che più volte ha stentato a trattenere mentre gli applausi delle persone intervenute la sostenevano - un'anima bella e forte, un leone sensibile nell'animo. Era sempre proteso in avanti, non ha mai perso la speranza nel futuro. Vedendo voi qui oggi sono sicura che la magia di Aldo non si perderà».

Ultimo aggiornamento: 11:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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