Prende il sole in terrazza, stroncato dal troppo caldo a 58 anni

Lunedì 1 Luglio 2019 di Luisa Morbiato
Franco Panfili
7
PADOVA È stato stroncato dal caldo mentre prendeva il sole in terrazza. L’afa di questi giorni ha causato la morte di Franco Panfili, 58 anni, che viveva con la sorella Sonia in via San Michele Arcangelo 5, proprio di fronte alla chiesa di Torre. Se n’è andato mentre si godeva il sole sabato pomeriggio.  Franco lascia anche il fratello Gilberto e l'altra sorella Gabriella.
Sonia non sa darsi pace, si chiede se avrebbe potuto salvarlo. Racconta senza riuscire a trattenere il pianto gli ultimi istanti di vita del fratello mentre il telefono squilla senza posa: in tantissimi parenti e amici da subito si sono stretti intorno alla famiglia per condividere il grande dolore che l’ha colpita.
«Franco amava moltissimo stare al sole, lo faceva in ogni momento che poteva, amava il mare, le uscite in barca con gli amici, l’estate - dice tra le lacrime Sonia, sostenuta da Gabriella - Sabato sono rientrata a casa intorno alle 15, sono andata in terrazzo ed era lì steso al sole già da un’oretta, così mi ha detto. L’ho pregato di rientrare al fresco, gli ho detto che era troppo caldo, ma mi ha risposto che era abituato. È vero lui è sempre stato così. Se avessi insistito di più...». Sonia lascia la frase sospesa e si asciuga gli occhi ma poi riprende. «Lo so che non sarebbe servito, lui faceva come credeva meglio e non mi dava ascolto - continua la donna - Spesso si addormentava anche sotto il sole, e non gli era mai successo niente».
Sonia prosegue il suo racconto: «Ho fatto delle faccende in casa, poi dovevo uscire di nuovo. Ma prima sono andata fuori a vedere se gli serviva qualcosa. Sembrava dormisse e mi sono avvicinata. Erano già le 17 passate. Ho visto subito che qualcosa non andava, mi sono accorta che dalla bocca gli usciva come della saliva, sembrava schiuma bianca. Ho chiamato subito il 118».
I SOCCORSI
L’ambulanza è arrivata a casa Panfili alle 17,30 ed i medici hanno provato a salvare la vita di Franco inutilmente. «Non rispondeva, i medici hanno tentato di rianimarlo per una mezz’ora - singhiozza Sonia - ma è stato tutto inutile, non si è più ripreso. Mio fratello non aveva malattie particolari, era in salute. Ma quel sole sotto il quale si è addormentato come aveva fatto tante volte gli ha stroncato la vita e io non ho potuto fare nulla».
Le sorelle sono sconvolte. «Non ci si poteva aspettare una morte così, stiamo ricevendo tante testimonianze di affetto - si consola Sonia - Franco era amato e stimato da tante persone qui a Torre e anche sul lavoro. Tanti i colleghi che ci hanno contattato manifestando dolore e incredulità per la perdita».
Franco Panfili sarebbe andato in pensione tra un paio d’anni, era operaio alla Metalplasma di Curtarolo, che si occupa della lavorazione di lamiere. «Eravamo io e lui, i nostri genitori sono morti da anni, mia sorella e mio fratello Gilberto hanno le loro famiglie. Non doveva morire così».
Guardando la foto di Franco sorridente sotto il sole a bordo di una barca Sonia e Gabriella ricordano quanto il fratello fosse una persona allegra, l’anima della compagnia e come la notizia della tragica fine si sia ben presto propagata nel quartiere. «Franco era stimato, gli volevano tutti bene, anche perché chiunque avesse bisogno di una mano lo trovava pronto ad aiutare - conclude Sonia - Era una persona profondamente buona, forse anche troppo ma non sapeva dire no a chi chiedeva aiuto. Era di grande compagnia. Non era sposato. C’eravamo noi due e i suoi amici con i quali usciva, soprattutto in mare e al sole. E così è morto».
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci