Francesca e l'operazione per non avere figli, il supporto della mamma e la reazione del papà

«Ora sono la donna che ho sempre voluto essere, il vero calvario parlare con i medici»

Martedì 15 Novembre 2022 di Silvia Moranduzzo
Francesca Guacci (foto profilo Instagram)
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PADOVA - «Ora sono la donna che ho sempre desiderato essere». A 23 anni Francesca Guacci si è sottoposta a un’operazione di salpingectomia, l’asportazione delle tube uterine. Cinque anni dopo, oggi, la sua decisione ha fatto il giro del web anche a causa della crescita della sua popolarità sui social, essendo diventata una fitness influencer. Il caso è esploso dopo che Francesca ha affidato le sue parole al Gazzettino, affidando a queste pagine i motivi di una scelta così drastica. Una bufera l’ha inghiottita con odiatori da tastiera che dicono le cose peggiori, con giornalisti che continuano a suonare alla sua porta, con i fan che le danno supporto. Una bufera che sembra non sconvolgerla.

Apre la porta di casa con un sorriso, offre caffè e acqua, nel suo tono di voce non c’è comunque nervosismo ma una grande calma. «Sono serena, ho riflettuto molto e ora sono la donna che ho sempre desiderato essere».

La famiglia

La prima a darle supporto è stata la mamma: «L’ho appoggiata fin da subito – dice la signora Guacci –. Ho capito che ci aveva pensato bene, che ci aveva riflettuto. Se questo è ciò che sente io le sono e le sarò sempre accanto. Le dico di più – aggiunge – meglio non fare figli piuttosto che farli e lasciarli a sé stessi. Alcune persone hanno criticato la scelta di mia figlia e a loro rispondo: è facile fare figli, è il meno. Poi bisogna educarli, seguirli. Credo che mia figlia abbia fatto una scelta responsabile». Il papà, racconta Francesca, sulle prime aveva dei dubbi. Desiderava diventare nonno. «Abbiamo chiacchierato a lungo e anche lui ha capito e mi è stato accanto».

Le difficoltà

Il vero calvario per lei non sono tanto i commenti beceri sui social. Il vero calvario, racconta, è stato raccogliere informazioni da fonti autorevoli: i medici. «Prima di decidere mi sono ovviamente informata – spiega la giovane –. Ho fatto molte ricerche su internet e poi ho chiesto una serie di pareri medici. Non è stato facile. Mi dicevano che ero snaturata, che avrei fatto meglio a farmi visitare dal punto di vista psichiatrico. Mi hanno detto che era una cosa illegale, che se tutte fossero state come me il mondo sarebbe stato peggiore, ci saremmo estinti. Mi hanno detto che ero una bimba immatura e viziata. Mi è stato dato velatamente o meno della prostituta». Cose che non si aspettava di sentire dai camici bianchi. «All’epoca ero una persona diversa, più vulnerabile – continua –. Inizialmente tutto ciò mi aveva ferito. Ma soprattutto ricordo lo stordimento perché per me era inconcepibile negare un diritto». Francesca si era spaventata nel sentire che l’operazione fosse illegale (informazione falsa) al punto che ha seriamente preso in considerazione di andare all’estero. «In Olanda il sistema è molto più veloce. Ero disposta a pagare il viaggio, la sistemazione e, se necessario, anche l’intervento pur di farlo».

I social

Se ciò che le avevano detto anni fa i medici l’avevano colpita, i commenti di oggi non la scalfiscono. «Fai quello che devi fare e taci. Pensa a tutte le persone che vorrebbero un figlio e non gli è stato concesso» scrive Monica S. «Considerando come ragiona tutto sommato è bene che non abbia figli. Basta guardare il suo Instagram per rendersi conto» sono le parole di Riccardo Z. «Alcuni sono i classici commenti moralisti e benpensanti – sorride Francesca –. Vorrei capire cos’ha il mio profilo Instagram di problematico. Non mi sembra eccessivo o volgare. Mi spiace la pensino così ma non mi riguarda. I commenti sulle donne che non possono avere figli e li vorrebbero sono i peggiori. Vedo molto rancore. Non capisco perché una persona debba guardare cosa fanno gli altri per prendere decisioni così personali. Mi spiace se altre donne non riescono a restare incinte – aggiunge – ma non significa che io ne debba essere influenzata. E poi, perché tacere? Io spero di aver aiutato quelle ragazze, quelle donne che vorrebbero fare la stessa operazione che ho fatto io e magari hanno paura di chiedere, di sentirsi giudicate». Il dibattito si è scatenato e ha infiammato il web. Ma non lei. Francesca risponde pacatamente, a volte con ironia. Il suo sguardo è sereno, i suoi modi tranquilli. Ci fa uscire dalla sua casa con un sorriso, una stretta di mano e i suoi occhi ci seguono fino al cancello che conduce in strada. Un ultimo saluto con la mano. Giusto o sbagliato che possa apparire, ora è la donna che ha sempre desiderato essere. Odiatori della rete o meno. 

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Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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