PADOVA/BASSANO - Giocattoli, pannolini, addirittura cellulari. Ma anche mutande, palloni per saltare e piccoli utensili. Nello sciacquone dei wc di casa finisce di tutto con il rischio di creare tappi agli scarichi.
NELLE CONDOTTE
Per non parlare delle condotte fognarie dove finiscono perfino dei giocattoli, ma anche mutande, assorbenti, rastrelli, telefoni cellulari, utensili di ogni tipo, matasse di capelli, che, come sottilissimi cavi d'acciaio, si aggrovigliano e formano ammassi che avvolgono tutto.
«Sembra incredibile ma, in questi ultimi mesi, abbiamo rinvenuto in condotta anche molti capi di abbigliamento - commenta il presidente Flavio Frasson -. Eppure, il buon senso e, naturalmente, il regolamento di fognatura, precisa che non si possono immettere nelle condotte rifiuti solidi o sostanze che, sia qualitativamente che quantitativamente, possano configurarsi come rifiuti solidi. Fermo restando che la gestione della rete è in capo ad Etra e che non ci sottraiamo al pronto intervento, è però vero che il regolamento ci riserva la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni nel caso di rotture o guasti provocati da terzi. Quindi. gli utenti sono passibili di rivalsa per i costi sostenuti per disintasamenti dovuti ad immissioni improprie».
I PROBLEMI
Insomma, i rifiuti non devono essere gettati per strada, e nel wc va solo ciò per cui è stato inventato. L'uso improprio degli scarichi fognari costringe Etra a mettere in campo ogni giorno diverse squadre, impegnate sia in una costante opera di manutenzione ordinaria delle reti, che in interventi straordinari. Per individuare i «tappi» nelle condotte, Etra ha attivato sperimentalmente un sistema di monitoraggio sulle stazioni di sollevamento che, valutando le portate, permette di individuare gli intasamenti così da poter intervenire prima che vi siano problemi alle utenze. Inoltre, Etra procede tre o quattro volte l'anno a una verifica sulla rete con attenzione particolare alle aree più delicate e nei punti critici, circa il 10% della rete identificati sulla base dello storico. Tutti interventi che permettono anche di evitare danni ai depuratori, che, nonostante siano dotati di sistemi di grigliatura, pagano comunque le conseguenze dei cattivi comportamenti degli utenti e della maleducazione di chi getta rifiuti per la strada che poi finiscono nei chiusini e quindi nella rete fognaria. La massa di materiale anomalo intasa le pompe, forma croste che devono essere pulite, o può addirittura romperle, aumentando i costi di manutenzione o per la sostituzione, per diverse migliaia di euro.